"Servono luoghi aggregativi"

"Servono luoghi aggregativi"

"Servono luoghi aggregativi"

Quando venne dato il via al progetto "Binario 49", il locale dove periodicamente si svolgono anche eventi musical-culturali, c’era molto scetticismo intorno al fatto che avrebbe potuto contribuire ad alleviare le situazioni di degrado in viaTurri e dintorni. Invece, portare gente ad aggregarsi, qualcosa ha sistemato. Più di qualcosa secondo Claudio Melioli, referente di Binario 49.

La situazione in zona stazione e nelle vie limitrofe peggiora giorno dopo giorno, dal vostro osservatorio che percezione avete?

"Che dal lato di via Turri e via Paradisi, le cose sono migliorate. La prostituzione per strada e lo spaccio agli ingressi dei condomini non c’è più. Se poi è lo spaccio è rimasto negli appartamenti come qualche prostituta. Quello che persiste è il degrado ambientale".

A che si riferisce?

"Alle discariche di spazzatura a cielo aperto. Non avete idea di quante persone, che non vivono nel quartiere, vengono a buttare i loro rifiuti, anche ingombranti, qui. Perciò abbiamo chiesto che vengano piazzate telecamere e fototrappole per identificare i ’furbetti’".

Un locale come Binario 49 è stato utile per attenuare le situazioni di disagio e ridurre le attività criminali?

"Beh… è chiaro che quando siamo aperti si percepisce meno insicurezza. Nelle nostre serate la gente entra ed esce, anche per fumare e non si sono mai registrati danni e vandalismi".

Un luogo simile in piazzale Marconi o via IV novembre aiuterebbe?

"Tutto ciò che mette le persone nella condizione di mischiarsi, per idee o coltura, aiuta a fare controllo del territorio ed evita la ghettizzazione. Non a caso la criminalità prolifera dove, chi fa illeciti, sente che quella è ‘zona sua’".

Cosa possono fare locali come il vostro, assieme al Comune, per combattere il degrado?

"Esercizi pubblici e comitati, devono fare rete. Ma senza fermarsi a sterili di tavoli di confronto con il Comune che, ormai, non servono a niente. Servono iniziative concrete e non eventi spot che durano lo spazio di una notte o di una giornata: occorre continuità".

g. g.