Sessant’anni di forbici, moda e vita di paese

La Cna premia il barbiere Umberto Maffei: "Ne ho ottanta e sono sempre in attività. Barbe e rasature riportano in bottega anche i giovani"

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di Francesca Chilloni

Un signore di un’eleganza d’altri tempi, garbato ed ironico, che sotto le sue forbici ha visto passare 65 anni di mode maschili in fatto di barbe, baffi e capelli, che ha ascoltato decenni di accese discussioni politiche e confidenze amorose senza perdere il suo proverbiale garbo. Il barbiere Umberto Maffei, bottega sotto i portici di piazza Repubblica nel cuore di Montecchio, ieri ha ricevuto dalle mani del presidente provinciale Cna, Giorgio Lugli, un riconoscimento per longevità di attività e sessant’anni di fedeltà associativa. Ha festeggiato il traguardo insieme dal presidente di Cna Val d’Enza, Matteo Leoni, dal direttore generale Azio Sezzi e dai suoi consulenti degli uffici di Montecchio, Gianni Re e Marzia Iotti. Presente anche il sindaco Fausto Torelli.

L’artigiano è montecchiese di nascita ma abita da anni a Bibbiano dove si è trasferito dopo il matrimonio. "Compirò 80 anni ad aprile 2023 e sono ancora in attività - racconta -. Per ora non intendo fermarmi. Il Covid certo ha dato una botta a tutte le attività, oltre che alle persone, ma ci sono giorni in cui ho ancora appuntamenti per dieci clienti. E, con la nuova moda della barba ed i tagli rasati sui lati, vengono anche i giovani".

Era il 1957 quando Umberto, a soli 14 anni, entra come apprendista in un negozio di barberia. Passano 5 anni e il salone diventa suo. L’iscrizione all’albo degli artigiani e alla Cna invece risale al 15 settembre 1962: per questo "l’associazione ha voluto conferirgli un premio "fedeltà" meritato al 100%. E lo ha fatto andandolo ad incontrare proprio in bottega". In tempi di social e di barber shop, Maffei è a suo modo sulla cresta dell’onda: i clienti vanno da lui per sentirsi curati e coccolati, e come (quando non esistevano nemmeno i bei caffè odierni) per fare chiacchiere sugli accadimenti grandi e piccoli del paese. "La liberalizzazione di mestieri e attività economiche ha consegnato alla memoria collettiva molte cose - dicono da Cna -. Ma ci sono cose rimaste identiche: certamente l’impegno e la passione per il mestiere che Maffei non ha mai perso".