GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Seta, il piano di rilancio: "Miglioreremo il lavoro con 100 autisti in più"

Il ritorno ai livelli del 2023 è uno dei punti centrali. Previsti 210 nuovi bus. I vertici: "Prioritario reperire le risorse necessarie per la realizzazione".

Il ritorno ai livelli del 2023 è uno dei punti centrali. Previsti 210 nuovi bus. I vertici: "Prioritario reperire le risorse necessarie per la realizzazione".

Il ritorno ai livelli del 2023 è uno dei punti centrali. Previsti 210 nuovi bus. I vertici: "Prioritario reperire le risorse necessarie per la realizzazione".

Sono un centinaio gli aspiranti conducenti attraverso i quali Seta punterà a ripristinare entro settembre le corse tagliate nel 2024, persone coinvolte nei programmi di Academy e di ricerca autisti attivate dall’azienda di trasporto. Il ritorno del livello del servizio del 2023 è uno dei punti più importanti del piano di rilancio presentato giovedì in Provincia dal cda agli azionisti pubblici, i sindaci e i presidenti delle Province di Modena, Reggio e Piacenza. Altrettanto prioritario – spiegano da Seta sintetizzando il piano presentato – è l’impegno assunto per proseguire il costruttivo confronto con le organizzazioni sindacali per il miglioramento delle condizioni dei lavoratori" oltre alla messa a disposizione di risorse supplementari per 600mila euro l’anno, "grazie alle quali è stato possibile fra l’altro incrementare il valore dei buoni pasto da 5,29 a 8 euro". Sono stati attivati anche supporti "per l’individuazione di soluzioni abitative, a costi sostenibili, per autisti provenienti da altri territori". Verrà inoltre estesa la videosorveglianza al 100% degli autobus, "proseguiranno le iniziative di formazione del personale e di collaborazione con le forze dell’ordine, sarà realizzato entro il 2026 il previsto upgrade tecnologico del sistema di geolocalizzazione dei mezzi, per poter migliorare i livelli di informazione in tempo reale per gli utenti su sito e App". L’azienda ha infine confermato l’impegno nella realizzazione "del rilevante piano di investimenti per il triennio 2024-2026, che prevede l’acquisto di 210 autobus e vale 76 milioni di euro, di cui 20 a carico di Seta e il resto sostenuto da risorse pubbliche, che sono anticipate dall’azienda e richiedono il ricorso a importanti finanziamenti".

Il Piano di rilancio presentato, sottolineano Alberto Cirelli e Riccardo Roat, presidente e amministratore delegato di Seta, "ha come orizzonte temporale il 2026. Individua la risorse necessarie per la sua realizzazione, che in parte Seta sta già sostenendo e che in parte dovranno essere recuperate". Sui contenuti "proseguirà il proficuo confronto con le amministrazioni locali dei territori di Modena, Reggio e Piacenza e le valutazioni tra soci". Il documento presentato giovedì ha contribuito al disgelo e superato per ora l’esame dei sindaci, che avevano chiesto un maggiore impegno all’azienda rispetto al ‘foglio bianco’, così lo ha chiamato il sindaco di Modena, Massimo Mezzetti, da cui si era partiti lo scorso autunno. Restano un paio di punti da chiarire: il primo è dove andare a recuperare le risorse. I 600mila euro stanziati da Seta sono insufficienti per armonizzare i contratti ex e post 2012 degli autisti e frenarne l’esodo. I sindaci si appellano soprattutto al governo, ma è chiaro che un ruolo decisivo lo ha anche la Regione nel momento in cui decide la distribuzione dei finanziamenti sui territori. L’altro aspetto è la governance. Mezzetti sta cercando di stanare la Regione per carpirne le reali intenzioni in vista della gara del 2026 per l’affidamento del trasporto pubblico locale. Una corsa contro il tempo. Le ipotesi che circolano rimandano a un’azienda unica regionale o una holding a trazione Tper.

Gianpaolo Annese