
La minoranza: «Spesso lo sfalcio non è seguito nemmeno dalla raccolta dell’erba»
La gestione degli sfalci dell’erba nelle aree verdi pubbliche non convince affatto. Critiche emergono dai cittadini in generale, ma anche da esponenti politici. I consiglieri comunali di opposizione di Guastalla, Gualtieri, Boretto, Luzzara e Novellara denunciano pubblicamente quello che loro definiscono "grave stato di incuria" di numerosi spazi verdi per mancanza di sfalci della vegetazione spontanea. I consiglieri segnalano come qualche falciatura sia stata effettuata dalle imprese incaricate, ma spesso in ritardo rispetto ai tempi annunciati. E spesso lo sfalcio non è seguito dalla raccolta dell’erba che, lasciata a terra in quantità, produce anidride carbonica inquinante e favorisce la riproduzione di zanzare e altri insetti nocivi per la salute dell’uomo.
I consiglieri (Elisa Rodolfi, Lara Balestrazzi, Catia Musi, Annamaria Ribezzo, Esma Sankaynagi, Silvio Borgonovi, Claudio Davolio, Cristina Reda, Renata Bertazzoni, Alessandro Cagossi, Cristina Fantinati, Ivo Germani, Matteo Montanarini, Sabina Magri) parlano di "scempio per il decoro urbano, con inevitabili problemi per famiglie, bambini e per gli utenti della strada (soprattutto ciclisti e pedoni) per la visibilità a volte limitata da vegetazione troppo alta".
Ora con la presentazione di mozioni e la promozione di raccolte di firme si chiede di porre fine a questa situazione, rivedendo pure i progetti degli "sfalci parziali" annunciati in alcune aree pubbliche, in quanto non sono ritenuti necessari per la "tutela della biodiversità", motivo con cui questi progetti vengono giustificati.
Antonio Lecci