
Scandiano (Reggio Emilia), 19 settembre 2023 – Un ragazzo di 27 anni di Castellarano è stato arrestato con le accuse di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato dopo che ha sfondato il portone d’ingresso della casa dell’ex e ha poi aggredito la mamma della ragazza e i carabinieri.
I militari dell’Arma di Albinea domenica sera, poco dopo le 21.30, sono intervenuti in via Cesare Magati a Scandiano dove era stata segnalata la presenza di un uomo in escandescenza che aveva sfondato il portone dell’abitazione dell’ex, urlando minacce di morte qualora fossero stati chiamati i carabinieri.
Il 27enne è stato poi individuato in strada dai carabinieri giunti prontamente sul posto: stava inveendo contro le persone presenti arrivando a sferrare un pugno sul volto di una donna, la madre dell’ex.
Il protagonista dell’episodio di violenza ha poi aggredito con calci e pugni anche i militari che, solo grazie all’utilizzo dello spray al peperoncino, sono riusciti a bloccarlo. L’uomo, complice anche l’uso smodato di bevande alcoliche, continuava a manifestare evidenti comportamenti pericolosi ed è stato dunque necessario somministrargli un calmante da parte dei sanitari. Inevitabili i provvedimenti nei suoi confronti. Il 27enne è stato quindi accompagnato in caserma e arrestato. Un militare, a causa della condotta violenta del giovane, si è successivamente recato all’arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio. Il carabiniere, dopo gli accertamenti del caso da parte dei medici del nosocomio reggiano, è stato dimesso con una prognosi di cinque giorni per un trauma contusivo a un braccio a seguito di un calcio ricevuto durante le fasi dell’intervento compiuto domenica sera a Scandiano.
Uno dei due carabinieri ha riportato ha riportato una contusione al braccio, giudicata guaribile in cinque giorni. Il 27enne, assistito dall’avvocato Sibilla Lipari, è comparso ieri mattina davanti al giudice Luigi Tirone per la direttissima. Si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Il pubblico ministero Giacomo Forte ha chiesto la misura cautelare degli arresti domiciliari. Il legale ha invece domandato l’obbligo di firma. Il giudice ha disposto l’obbligo di firma e il divieto di dimora a Scandiano. È stato chiesto un termine a difesa per valutare riti alternativi, e la prosecuzione del processo con direttissima è stata rinviata.