Sfregia in volto la compagna: 44enne in carcere

Al culmine di una lite, ha preso un coltello e l’ha colpita più volte. È scappato subito in auto e programmava una fuga all’estero

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È stato arrestato un 44enne che due anni fa sfregiò al volto l’ex compagna. Su di lui pendeva un provvedimento restrittivo dovendo scontare oltre tre anni di carcere. L’uomo, il marocchino Sidi Nabil Tadili residente a Scandiano, al culmine di una violenta lite si era armato di un coltello sfregiando al volto e al capo una 54enne veronese. Era quindi poi scappato: una fuga, dal territorio veronese, durata poche ore quella del 44enne che, la notte del 29 maggio del 2020, era stato intercettato e fermato a Reggio dai carabinieri dopo un’ininterrotta attività d’indagine e ricerca in piena sinergia con i colleghi della compagnia di Caprino Veronese.

Era stato accompagnato nel carcere di Reggio con le accuse di lesioni personali aggravate e deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso. I militari avevano accertato che Tadili nella nostra provincia aveva trovato gli aiuti necessari per continuare la fuga all’estero. Aiuti assicurati da due congiunti all’epoca dei fatti denunciati alla Procura reggiana per concorso in favoreggiamento personale. Era poi emerso che l’uomo, dopo un litigio con l’ex convivente, aveva afferrato un coltello sfregiando il volto della donna per poi allontanarsi a bordo di un’Audi A3.

La vittima, subito soccorsa, era stata portata in ospedale: aveva riportato una prognosi di 20 giorni per una ferita maggiore del volto superiore a 20 cm con lesione deturpante del viso e per una ferita da taglio al cuoio capelluto. Il 44enne era stato riconosciuto colpevole lo scorso 28 gennaio dalla Corte d’Appello di Venezia che l’ha condannato a tre anni e otto mesi di reclusione. La condanna divenuta esecutiva il 7 giugno ha visto l’ufficio esecuzioni penali della Procura di Verona emettere il provvedimento di esecuzione per la carcerazione, trasmesso ai carabinieri della tenenza di Scandiano. Dovrà ancora scontare in carcere tre anni, due mesi e venti giorni.

mat. b.