Si chiude al 9° posto l’avventura di Caterina Piatti all’Europeo U18

Si conclude al nono posto l’avventura all’Europeo Under 18 di Matosinhos, in Portogallo, per Caterina Piatti. Dopo aver superato brillantemente...

Si chiude al 9° posto l’avventura di Caterina Piatti all’Europeo U18

Si conclude al nono posto l’avventura all’Europeo Under 18 di Matosinhos, in Portogallo, per Caterina Piatti. Dopo aver superato brillantemente...

Si conclude al nono posto l’avventura all’Europeo Under 18 di Matosinhos, in Portogallo, per Caterina Piatti. Dopo aver superato brillantemente il Lussemburgo nella prima partita del tabellone per determinare i piazzamenti dal nono al sedicesimo posto, l’Italia ha battuto la Polonia per 72-52, prendendo in mano le redini del match fin dal primo quarto (24-11 al 10’) per poi chiudere definitivamente i conti nella ripresa (60-36 al 30’). Per la lunga scandianese, 6 punti (1/3 da 2, 0/4 da 3, 4/4 ai liberi), 1 rimbalzo, 2 assist e 1 recupero in 19 minuti sul parquet. Nella finale per il nono-decimo posto, l’Italia ha avuto la meglio sulla Lettonia per 75-60: avanti all’intervallo per 49-33, le azzurre si fanno rimontare (56-48 al 30’) per poi chiudere in scioltezza. Per Caterina (foto), 9 punti (3/7 da 2, 1/4 da 3), 6 rimbalzi, 1 assist, 2 recuperi e 1 stoppata in 27 minuti con il miglior plus minus dell’Italia (+20).

Dopo il bronzo, da sotto età, con l’Under 20 in Lituania il mese scorso, la Piatti conclude la sua quarta avventura in una manifestazione continentale in tre anni (Under 16 nel 2022, Under 18 nel 2023 e i due Europei citati prima) con un sempre maggior feeling con la maglia azzurra: la fiducia da parte dello staff tecnico guidato da coach Luca Andreoli è testimoniato dalle sette partenze nello starting-five in altrettante partite, per la futura pivot di San Martino di Lupari.

Resta un pizzico di amarezza per l’epilogo degli ottavi di finale, dove l’Italia si è arresa all’Ungheria per colpa di una bomba da nove metri sulla sirena, ma soprattutto un po’ di sfortuna per essere capitata nella parte tecnicamente più complicata del bracket ad eliminazione diretta: la truppa azzurra non era da podio, dietro le aliene Francia e Spagna, ma un piazzamento migliore di due-tre posti, sarebbe stato più che meritato.

Cesare Corbelli