Si è spenta Margherita Donà Cremaschi, una vita spesa per il bene della comunità

Nel 1983 in Libano fu a capo delle infermiere Cri nell’ospedale da campo

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Commozione a Vezzano per la morte della crocerossina Margherita ‘Rita’ Donà vedova Cremaschi. Aveva 90 anni.

Una quindicina di anni fa aveva ricevuto l’onorificenza di Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica Italiana. Era molto nota e stimata a Vezzano per il suo impegno nel sociale e volontariato. E’ stata ricordata per la sua disponibilità, cordialità, generosità. E’ stata a lungo donatrice dell’Avis e vicepresidente della locale sezione Avis di cui il figlio medico Stefano Cremaschi (deceduto prematuramente nel ’92) era stato tra i fondatori. Anche il marito Renzo, scomparso nel ’82, fu medico a Vezzano come il figlio. Margherita, nata a Verona, per circa 50 anni si è occupata della Croce Rossa ricoprendo l’incarico di vice ispettrice provinciale delle infermiere volontarie della Cri e numerosi sono stati i servizi svolti in occasione di emergenze nazionali e internazionali tra cui il lavoro all’ospedale militare del contingente italiano in Libano come capogruppo nell’autunno nell’’83, le alluvioni del fiume Po nella bassa reggiana, il terremoto del ’96 nella nostra provincia e il centro accoglienza profughi albanesi.

Molteplici le meritate onorificenze conseguite come la medaglia di bronzo al merito Cri, il diploma di benemerenza e la medaglia di bronzo dell’associazione volontari di guerra, la croce commemorativa per il servizio prestato nel Libano, diploma di benemerenza con medaglia di prima classe Cri, la croce d’anzianità e la medaglia d’oro dell’Avis. Ha partecipato a tanti corsi d’aggiornamento addestramento e qualificazione nonché accompagnatrice e assistente dei minori nelle colonie estive. Margherita Donà lascia i nipoti Marco (dirigente dell’Us Vezzano) e Lorenza (assessore comunale a Vezzano alla comunicazione e promozione del territorio), la nuora Loretta Valcavi, la pronipote Carlotta. I funerali si svolgeranno oggi partendo alle 14.45 dall’abitazione della defunta in via Morandi a Vezzano, in cui è avvenuto il decesso, per raggiungere la vicina chiesa parrocchiale. La salma sarà cremata.

Il sindaco di Vezzano Stefano Vescovi, a nome dell’amministrazione e di tutta la comunità, in una nota esprime "le più sincere condoglianze e la vicinanza alla famiglia". Il Comune ha inoltre sottolineato che Margherita "era una donna molto attiva nel sociale che non si risparmiava mai quando si trattava di aiutare le persone in difficoltà" ricordando che nel 1983, all’età di 52 anni, "si recò in Libano per cinque settimane insieme al contingente militare italiano impiegato come forza di pace. Operò all’interno di un campo profughi nella martoriata Beirut".

Matteo Barca