E’ morto a 75 anni Dante Bigi, uno degli imprenditori di maggior successo della città.
Aveva costruito la sua fortuna con la ’Nuova Castelli’, colosso della commercializzazione di conserve e formaggi, il principale esportatore di Parmigiano Reggiano, marchio che per qualche stagione apparve sul petto dei calciatori granata e che di conseguenza, entrò nel cuore degli appassionati. Chi era Dante? Marito di Silvana Turrini, padre di Barbara e Alessandra, Dante apparteneva a quella generazione di imprenditori spinti da un impareggiabile fiuto per gli affari e una naturale avversione per le perdite di tempo, le chiacchiere senza costrutto, i cavilli della burocrazia. Amava andare al punto. L’obiettivo era fare, non dire. Chiaro e diretto, nel linguaggio e nello stringere accordi.
Una decina d’anni fa era entrato in polemica ruggente con l’amministrazione provinciale. Lui voleva realizzare a San Martino in Rio un mega magazzino capace di contenere fino a 650mila forme di Parmigiano Reggiano. La Provincia si mise di traverso nel timore che il magazzino fosse troppo d’impatto sul territorio; soprattutto, che potesse diventare il cavallo di Troia per la stagionatura di altri formaggi, anche concorrenti. Bigi quel ’no’ non lo digerì: "Dispiace solo che a Reggio non possa fare niente, che Reggio debba morire così".
Nel 2015 altra grana: fu accusato dalla Procura di Parma di ’associazione a delinquere finalizzata alla frode’: forme di Parmigiano e Padano non conformi al disciplinare.
Dopo sette anni, ne uscì senza macchia. Le accuse vennero archiviate. E lui si tolse il sassolino dalla scarpa: "Con un colpo di spugna sono state gettate via tutte le maldicenze. Da un lato sono soddisfatto perché è stata ridata la giusta dignità alla mia reputazione, dall’altro sono amareggiato perché non è possibile subire anni di indagini senza mai essere ascoltato".
Chiaro e diretto. In questi anni la maggioranza della Nuova Castelli (dopo aver inglobato la toscana Alival) è passata ad un fondo, mentre da una costola è nata Airone Seafood (conserve ittiche, stabilimento in Costa d’Avorio), di cui Bigi era presidente. Nel dicembre del ’21 l’imprenditore visse una notte di terrore. Quattro delinquenti assaltarono la sua villa di Canali, assalirono, legarono e rapinarono la vittima.
Le esequie oggi, alle 14,30, dalla Casa funeraria di via Terezin per la chiesa di Buon Pastore.