Si indaga anche sul filone degli antagonisti

I temibili "Originals" dell’Aek sono gemellati anche con la curva del Livorno, rivali della Reggiana nel calcio

Una ‘strana’ aggressione quella di Atene, da parte dei tifosi dell’Aek ai danni degli Arsan. Che secondo i conoscitori del mondo ultras, non rientrano nella logica. Ossìa quella di un agguato in piena regola, all’interno di un palazzetto, in pesante superiorità numerica. I membri delle curve tendono ad affrontarsi all’esterno e a parità di uomini. Mercoledì invece erano 60 contro 15. Una sfida ‘vigliacca’ che è stato condannato anche da diverse tifoserie sulle chat. Ieri si era diffusa pure la voce che si potesse trattare di una sorta di ‘vendetta’, i cui motivi sarebbero risaliti alla partita di andata, il 12 ottobre scorso, al PalaBigi; allora i sostenitori dell’Aek arrivarono in 150 con birre e fumo. Ci fu qualche tensione, ma nessun contatto o provocazione che potesse lasciar presagire una rappresaglia come quella di mercoledì.

Ci sono due ipotesi. La prima è quella più ‘semplice’, ovvero di una rivalità accesa anche dal fatto che gli "Originals" dell’Aek è gemellata, nel nome dell’estremismo ideologico di sinistra, coi tifosi del Livorno (uno sparuto gruppetto era anche al Bigi all’andata, assieme ai greci nel settore ospiti) – e qui si sfocia nel mondo del calcio – coi quali la Reggiana non ha rapporti idilliaci, per usare un eufemismo.

La seconda è più sofisticata e tocca la politica. Ossìa quell’asse di tensione antagonista Grecia-Italia, proprio a una settimana da quanto accaduto proprio ad Atene con l’attentato davanti all’abitazione di Susanna Schlein (sorella di Elly, già vicepresidente della Regione Emilia-Romagna), seconda carica dell’ambasciata italiana nella capitale ellenica. Tutto per il caso Alfredo Cospito, primo anarchico a essere condannato al carcere duro in Italia.

dan. p.