Si intravede uno spiraglio di luce per i dipendenti della Goldoni

Ieri incontro con gli assessori regionali: si profila l’ipotesi di una nuova proprietà

"Come Governo e Regione pretendiamo dal governo cinese una risposta in tempi brevi rispetto al comportamento delle sue società in Italia". E’ la perentoria richiesta che gli assessori regionali Vincenzo Colla e il reggiano Alessio Mammi hanno rivolto alle autorità cinesi, incontrando in mattinata i lavoratori in presidio davanti allo stabilimento dell’azienda, al confine tra Migliarina di Carpi e Rio Saliceto. Ed emerge anche la possibilità di società interessate a subentrare alla proprietà della storica azienda metalmeccanica. Dalla Regione, così come dal Governo nazionale, partono richieste precise anche verso l’attuale proprietà, la Lovos Arbos, sulla tenuta finanziaria della società, per consegnare atti liberatori senza condizioni inerenti ai propri crediti e ai marchi e che permettano la continuità produttiva dell’ex Goldoni. Poi la notizia buona: la discussione, pur se per ora informale, con alcuni soggetti interessati a subentrare alla proprietà, dando continuità all’azienda. Lavoratori e sindacati hanno ribadito come in azienda siano presenti capacità industriali e competenze di alto livello, in grado di rilanciare l’azienda. "Perdere la Goldoni col rischio di trascinare nel baratro anche il marchio Arbos con pesanti conseguenze per tutto l’indotto – hanno dichiarato Colla e Mammi – sarebbe gravissimo, con un danno rilevante per tutto il territorio, che vogliamo evitare".