
Negozi rapinati, incendi e furti in case e scuole: i primi cittadini uniti nel chiedere una svolta concreta .
Bar e negozi presi di mira da rapinatori, tavolini delle distese dei locali a cui viene dato fuoco nel cuore della notte; e ancora, furti in abitazioni private e nelle scuole pubbliche. Passando al setaccio gli episodi di criminalità che negli ultimi tre mesi hanno segnato i comuni dell’Unione Val d’Enza, la lista è ben lunga. Perciò i primi cittadini richiedono un intervento da parte delle forze dell’ordine provinciali e della Prefettura, così da "innalzare il livello di protezione dei territori e la percezione di sicurezza da parte dei cittadini".
Solo tra fine marzo e la prima metà di aprile, tre attività commerciali sono state rapinate con un’inquietante somiglianza nel modus operandi dei criminali. Il 23 marzo scorso, al bar Ida di Bibbiano, la titolare 52enne è stata aggredita con un pugno al volto mentre saliva in auto con l’incasso del giorno. I malviventi hanno spaccato il finestrino, rubato la borsa con dentro alcune centinaia di euro e sono fuggiti con un complice in auto. Il 9 maggio è toccato al Nonna Rosa Caffè, altra attività bibbianese. Il giorno immediatamente dopo, la stessa tecnica è stata usata per colpire una tabaccheria di Cavriago. L’8 giugno scorso un incendio doloso notturno ha distrutto alcuni tavolini della distesa esterna di un bar in via Roma, a Sant’Ilario; il 5 aprile dei ladri sono entrati in un’abitazione privata a Cavriago, rubando la cassaforte contenente oro e denaro e incendiando nei pressi di Campegine l’auto su cui erano scappati. Per chiudere parzialmente il quadro, il 24 maggio la scuola media Enrico Fermi e l’asilo nido Girasole a Praticello hanno subito danni da scasso con furto di monete dalle macchinette.
In una nota diramata ieri dal presidente dell’Unione Alessandro Spanò (foto), firmata da tutti i sindaci della Val d’Enza, viene chiesto ascolto "alle forze dell’ordine provinciali e alla Prefettura, come già fatto in passato, perché recepiscano le nostre preoccupazioni". Uno dei compiti specifici delle amministrazioni pubbliche è "rappresentare le istanze dei cittadini, anche facendosi carico dalle legittime preoccupazioni suscitate da fatti di cronaca di particolare clamore o ripetitività – aggiungono –. Continueremo quindi ad analizzare, insieme agli organi preposti alla sicurezza, gli episodi di questo ultimo periodo per capire se vi è un legame contingente tra di loro o se vi siano problemi strutturali che richiedano interventi o misure nuove da attuare nel rispetto delle diverse competenze. Competenze che, per quanto concerne le amministrazioni pubbliche, riguardano la coesione sociale e la vivibilità del territorio, anche attraverso le riqualificazioni di aree in sofferenza". "Nella certezza che ognuno ha fatto e farà come sempre il massimo – concludono – valuteremo insieme gli eventuali interventi ritenuti necessari per innalzare il livello di protezione dei territori e la percezione di sicurezza da parte dei cittadini, ai quali, insieme alle forze dell’ordine, vogliamo ribadire la nostra totale disponibilità e vicinanza".