"SIETE UN ATENEO SPECIALE"

La visita di Mattarella per Unimore "Formula innovativa e felice"

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di Daniele Petrone

"Una formula innovativa e felice di un ateneo a rete di sedi, giovane ma antico e consolidato nella tradizione e nell’esperienza". Il plauso di Sergio Mattarella è un marchio di certificazione di qualità per l’università di Modena e Reggio. Il presidente della Repubblica ha inaugurato ieri, al teatro Valli, l’847° anno accademico di Unimore.

Anche nel nome di Marco Biagi, il giuslavorista assassinato a Bolgna nel 2002 dalle Nuove Brigate Rosse e che fu docente all’università di Modena; ateneo che da anni ha una fondazione a lui dedicata e un dipartimento, quello di economia, intitolata col suo nome. La prima a citare l’accademico è la ministra all’università Anna Maria Bernini, anch’egli ospite d’onore ieri, che ha aperto la mattinata col suo intervento sul palco del Municipale: "Un grande studioso e un grande uomo che ha contribuito a implementare i modelli innovativi, con la sua attività ha realizzato un approccio tutto nuovo allo studio applicato al lavoro e alle relazioni industriali. Come lui dobbiamo credere nel dialogo, nella forza della ragione e del confronto senza pregiudiziali ideologiche".

Mattarella nel suo discorso si è associato al ricordo e a margine dell’evento, prima di tornare a Roma si è intrattenuta nel foyer del teatro con Marina Orlandi, la vedova di Marco Biagi, invitata in platea. "Quello che ci siamo detti resta fra noi", ha detto la donna sorridendo.

Il presidente è arrivato poco prima delle 11, con l’auto nera con la bandierina italiana e quella col simbolo del quirinale ai lati degli specchietti. Una cinquantina di persone (il numero non inganni essendo una mattina lavorativa e non un giorno festivo) dietro alle transenne attorno alla fontana di piazza Martiri del 7 Luglio, lo hanno salutato con applausi di entusiasmo, chi con un tricolore chi con un cartello "Grazie Presidente". Mattarella è di certo uno dei capi di Stato più amati dagli italiani.

E anche stavolta si è dimostrato attento e non banale al luogo che lo ha ospitato, cogliendone il significato profondo. "È stato di grande interesse ascoltare la ricostruzione storica della formazione di Unimore e l’orgogliosa rivendicazione della sua felice formula di carattere innovativo di un ateneo a rete di sedi, a cui si è aggiunta Mantova oltre a Reggio e Modena – ha detto Mattarella – La transizione non è più immaginabile, come nei secoli passati, come il passaggio da una lunga stagione stabile e consolidata ad un’altra, altrettanto lunga, stabile e consolidata. Ma in realtà, i mutamenti così veloci, anche profondi, fanno sì che il tempo di transizione sia costante e si tratti di un cammino costante di avanzamento e adeguamento. È in fondo, un mondo che i giovani possono comprendere meglio di noi anziani, con questo nuovo ritmo che presenta la convivenza umana". Infine ribadisce "l’importanza del ruolo degli atenei nel nostro Paese perché consegnano alla società la trasmissione della conoscenza e il suo continuo avanzamento".

Apprezzato anche il discorso del ministro Bernini che oltre a Biagi, ha citato Papa Francesco ("Pure in un periodo pieno di incognite come questo, puntiamo ad essere artigiani della fiducia come ci invita a fare il Santo Padre, unendo umanità al metodo scientifico") e pure Albert Einstein ("Nella crisi nasce l’inventiva. La crisi è un momento dinamico per prendere decisioni determinanti"). Non mancando infine di complimentarsi con la nostra università, al quale promette un occhio di riguardo e sostegno: "Unimore ha il vantaggio di unire due anime, da una parte la storia dell’ateneo di Modena, dall’altra la giovinezza dell’università di Reggio. Avete saputo trarre da questo binomio l’essenza necessaria per affrontare la realtà interagendo col territorio ma anche con le reti universitarie europee. Nel Ministero troverete sempre un partner sicuro e attento".

Lodi che ora portano Unimore ad alzare l’asticella. A farlo ci pensa il magnifico rettore Carlo Adolfo Porro: "Miriamo ad alzare gli standard di ricerca, attraendo e soprattutto trattenendo le competenze che in futuro saranno determinanti per il tessuto economico, produttivo e sociale". Unimore conta 27mila studenti iscritti (16mila a Modena e 11mila a Reggio). Una crescita esponenziale se si pensa che nel ‘95 erano 14mila complessivi). "Abbiamo la responsabilità di offrire agli studenti la miglior qualificazione possibile. Per questo incrementeremo borse di studio e di dottorato. Intenzioni confermate dal fondo di ateneo per la ricerca che è passato da 1,2 milioni a 2,4 milioni negli ultimi quattro anni", la promessa del rettore.