Silk-Faw Reggio Emilia, la Cgil: "Domani chiediamo accordo di solidarietà"

Il segretario provinciale: "L’incontro sarà in Regione. Il progetto? Io alzo le mani"

La manifestazione della Cgil

La manifestazione della Cgil

Reggio Emilia, 20 settembre 2022 - "Domani (oggi per chi legge, ndr) ci sarà una riunione in Regione con l’obiettivo per arrivare al dunque e ottenere un accordo sulla Solidarietà per i 60 lavoratori assunti dalla Silk-Faw, a tutela del loro reddito. Dopodiché, rispetto al progetto, io alzo le mani. So che a breve ci sarà un’interlocuzione tra l’azienda e, sempre, la Regione, in cui, si spera, si arriverà al ‘redde rationem’. Quale sarà l’epilogo? Sinceramente non lo so". La notizia arriva sotto al palco di piazza della Vittoria, allestito dalla Cgil per raccogliere le istanze dei suoi delegati sindacali e porgerle al futuro Governo del paese e a darla è proprio il suo Segretario provinciale Cristian Sesena.

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Oggi potrebbe essere il giorno in cui i lavoratori di Silk-Faw potrebbero essere ammessi a una forma di ammortizzatore sociale a sostegno di un reddito che non arriva – leggi stipendio – ormai da mesi. Sesena racconta il perché di un incontro coi propri iscritti nella piazza principale di Reggio: "Non è casuale che venga fatto nella settimana che porta alle elezioni – spiega Sesena –. Riteniamo che i nostri temi debbano trovare un ascolto che in passato non c’è stato. Lavoro, precarietà, sicurezza, ammortizzatori sociali per le aziende in crisi, sono tutti elementi ‘caldi’ di un dossier che sarà ben presente sul tavolo del Governo. Stiamo in piazza, perché vogliamo che ‘ci sentano’, vogliamo impadronirci delle piazze perché lasciarle vuote è un problema e lasciarle in balia di tensioni non democratiche è ancora più grave".

Anche con Sesena tengono banco le proposte di Unindustria: "Mi sono letto i 18 punti che loro propongono – conclude –. Ci sono elementi che guardano a un Paese vecchio, che ha una visione padronale, mentre è necessario compiere uno scatto in avanti. Parlare dell’indennità di disoccupazione sottoposta a stringenti condizionalità è sbagliato. Se questo è un tema, la mia risposta è che le condizionalità sono quelle che devono valere per le imprese visto che dal 2016 sono beneficiarie di sussidi e indennità da milioni di euro che non vengono usate per creare occupazione e un ciclo produttivo virtuoso".

ni.bo.