MATTEO BARCA
Cronaca

"Sindaco, Cacciola meritava di mantenere un centro d’aggregazione"

Una struttura per persone in difficoltà prenderà il posto del vecchio circolo sportivo: i cittadini, perplessi, scrivono a Nasciuti

Una parte dei residenti contrari alla novità si è ritrovata davanti al vecchio circolo

Una parte dei residenti contrari alla novità si è ritrovata davanti al vecchio circolo

"Desideriamo esprimere la nostra sorpresa nell’apprendere l’intenzione dell’amministrazione comunale di cambiare la destinazione d’uso del circolo sportivo-sociale di Cacciola a favore del progetto denominato Housing First". A sostenerlo è un gruppo di cittadini di Cacciola, preoccupati per l’operazione di coabitazione solidale del Comune che andrà a realizzare, al posto del circolo, due strutture d’accoglienza per quattro persone adulte ognuna.

I cittadini hanno inviato una lettera al sindaco Matteo Nasciuti: "Ci teniamo a ribadire che Cacciola è una comunità accogliente, solidale e disponibile verso chiunque, soprattutto verso chi si trova in difficoltà. Comprendiamo e apprezziamo il valore etico di un progetto come Housing First che riconosce il diritto alla casa come fondamento della dignità e del riscatto personale. Tuttavia riteniamo doveroso evidenziare alcune criticità sia di metodo che di merito".

In particolare segnalano la mancanza di coinvolgimento della cittadinanza: "Una decisione così rilevante, che impatta direttamente sulla vita del paese, è stata presa senza un reale confronto con i cittadini. Nessun momento di ascolto o condivisione è stato promosso per valutare insieme le possibili alternative o per riflettere su come valorizzare al meglio uno spazio che, per anni, ha rappresentato un punto di riferimento sociale, sportivo e ricreativo per tutte le generazioni di Cacciola".

I cittadini hanno inoltre rimarcato che a Cacciola "c’è una grave carenza di servizi essenziali. Cacciola, come piccola frazione del comune di Scandiano, soffre già da tempo di una grave carenza di servizi che rende poco adatta la nostra realtà ad accogliere persone in situazioni fragili che avrebbero invece bisogno di un contesto ricco di risorse, opportunità e sostegno". Hanno pure denunciato la "totale assenza di un centro sociale per incontri, attività e momenti di aggregazione; nessuna area sportiva funzionante per bambini, ragazzi e adulti; soltanto due corse giornaliere di autobus insufficienti a garantire una reale mobilità verso i servizi principali; assenza di un medico di base e di una farmacia sul territorio; mancanza di un servizio di doposcuola per bambini e ragazzi; assenza di amministratori comunali dalla fine della campagna elettorale".

Non mancano le richieste alla giunta e al consiglio comunale: "Siamo consapevoli che ogni progetto ambizioso nasca da buone intenzioni e siamo fiduciosi che l’amministrazione voglia operare per il bene comune. Crediamo che prima di cancellare l’identità e la funzione di un luogo così significativo, si sarebbero potute valutare altre soluzioni come riqualificare l’area come centro sportivo moderno e funzionale, destinarla a doposcuola, spazio giovani o centro diurno per anziani, valutare altre aree del comune meglio collegate e servite per l’attuazione del progetto Housing First". Matteo Barca