
I vigili del fuoco intervenuti 20 anni fa per spegnere il violento rogo di Carpineti
Reggio Emilia, 22 maggio 2025 – Ricorre oggi il 20esimo anniversario dell’incendio dell’Albergo delle Carpineti, una tragedia indimenticabile dell’Appennino reggiano in cui morirono due donne: Margherita Uriati di 68 anni e Maurizia Marchesi di 33 anni. Era una domenica sera poco dopo le ore 20,00 quando si è sviluppato l’incendio ai piani superiori, partito dalla stanza del 37enne Giuseppe Iori - ospite dell’albergo e seguito da Sert e Simap di Castelnovo Monti.
L’albergatore Sergio Bertoletti (deceduto da diversi anni) in quel momento era assente, tra ospiti e personale è stato un ‘fuggi e fuggi’ e diversi risultarono intossicati dal fumo che aveva invaso locali, corridoi e scale. Immediato l’allarme e subito sono arrivati carabinieri, vigili del fuoco di Castelnovo e operatori della Croce Rossa locale. A quell’ora passava da Carpineti la giovane assistente sociale Maurizia Marchesi che seguiva alcuni ospiti dell’Albergo delle Carpineti. Per Maurizia era domenica giorno di riposo, non era in servizio però il suo pensiero è corso all’ospite Margherita Uraiti, l’anziana che seguiva con difficoltà di deambulazione e che si trovava in una stanza all’ultimo piano. Anche l’ingresso era saturo di fumo, tutti dicevano di non entrare, Maurizia non ha ascoltato nessuno, è corsa senza fiato all’ultimo piano, ha raggiunto la stanza dell’anziana ospite Margherita, ha cercato invano di trascinarla fuori. Subito dopo sono arrivati i vigili del fuoco e le hanno trovate abbracciate sul pavimento: la corsa in ambulanza all’ospedale Sant’Anna di Castelnovo Monti, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Maurizia, figlia unica, abitava con i genitori (padre Domenico e madre Paola Zanetti) a Marola ed era l’unico sostegno della famiglia.
Il padre è morto 14 anni fa e la madre spesso va al cimitero. Quella domenica di 20 anni fa ai genitori di Maurizia, già cagionevoli di salute, è crollato il mondo. Ad oggi la madre non ha ricevuto nulla, solo una medaglia d’oro al valor civile consegnata ai genitori in data 26 ottobre 2005 dalle autorità nella cui motivazione si legge fra l’altro: "...con encomiabile slancio altruistico accorreva in soccorso dell’anziana invalida ospite della struttura…".