Sono 2.954 le persone arrivate dall’Ucraina

Nella stragrande maggioranza si tratta di donne (1.420) e bambini (1.382). Il prefetto Rolli: "Abbiamo trovato sistemazioni per tutti in poco tempo"

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Quasi 3mila profughi ucraini arrivati in provincia dall’inizio della guerra. E’ il drammatico dato diramato dal prefetto di Reggio Iolanda Rolli, che a distanza di quasi due mesi dall’inizio del conflitto (24 febbraio) ha organizzato un nuovo tavolo di coordinamento per l’accoglienza. Il numero preciso è di "2.954 profughi ucraini arrivati tra Reggio e provincia". Di questi, come prevedibile, solo 152 sono uomini, mentre la fetta maggiore è rappresentata da donne (1.420) e minori (1.382).

Rolli ha ribadito come dei quasi 3mila arrivi, "339 sono stati ospitati dai centri di accoglienza straordinaria gestiti dai raggruppamenti temporanei di imprese guidate dalle cooperative ‘Dimora d’Abramo’ e ‘L’Ovile’". Per dare un’idea di quanto sta accadendo, basta citare un recente dato emerso nel rapporto economia e coesione sociale della Camera di Commercio: nel 2021, con l’alta mortalità legata al Covid, la provincia di Reggio nel saldo nascitemorti aveva perso 2.900 unità; di fatto in poco meno di due mesi la differenza è già stata recuperata, con numeri purtroppo destinati ad aumentare visto che il conflitto non accenna a fermarsi. Al tavolo di coordinamento ieri era presente anche l’assessore regionale Irene Priolo, che ha la delega alla protezione civile, oltre a Provincia, Comune, forze di polizia, ufficio scolastico, Ausl, Protezione civile, Croce rossa e Caritas.

"Grazie alle disponibilità delle cooperative – ha proseguito il prefetto – ad oggi è stato assicurato un alloggio nel giro di qualche giorno a tutti coloro che ne hanno manifestato l’esigenza. Anche quando non è stato possibile individuarlo nell’immediato, grazie all’impegno della Caritas, nessuno è stato lasciato nemmeno un giorno senza ospitalità". Inoltre presto "arriveranno gli aiuti del dipartimento per la Protezione civile che ha pubblicato l’avviso pubblico attraverso cui verranno offerte misure di accoglienza diffusa, anche in coabitazione da famiglie o in alloggi messi a disposizione da enti e altri privati".

Naturalmente l’Ausl sta gestendo anche l’aspetto sanitario: al momento i positivi al Covid sono risultati solo 32, senza particolari criticità. Infine le scuole, che dal 30 marzo a oggi sono passati da 173 a 254 studenti accolti (che ricordiamo devono osservare anche un protocollo di inserimento sanitario). In ogni caso, chiosa la Prefettura, "resta da capire quanto stabile sarà la migrazione in atto, anche per poter correttamente individuare i fabbisogni dei servizi, specie per quanto riguarda gli istituti scolastici".

ste. c.