
Un vecchio frigorifero nel casolare abbandonato di strada Reatino a Novellara dove fu sepolta Saman Abbas. Ne ha parlato il detenuto che ha detto di raccolto la confidenza dello zio Danish Hasnain sulla morte violenta della 18enne, avvenuta secondo questa versione per mano di tutti e cinque i detenuti. L’elettrodomestico è stato al centro di recenti accertamenti investigativi. E la sua forza come prova viene contestata dalle difese.
Il detenuto, sentito a sommarie informazioni testimoniali dalla Procura, ha raccontato quanto avrebbe sentito dire dallo zio Hasnain: "Saman l’hanno buttata. E sopra hanno messo un frigorifero vecchio per isolarla dai cani. Perché c’è metallo, c’è plastica, c’è lana vetrata, allora magari può aiutare... Hanno buttato un po’ di terra e poi subito sopra il frigorifero per imbrogliare gli investigatori. Così mi ricordo".
Al processo è stata depositata ieri un’annotazione dei carabinieri. Si scrive che il 12 maggio 2021, durante un sopralluogo nel casolare, "nella stanza a sinistra, oltre a mattoni e a travetti di legno, dopo l’ingresso nella parte destra era presente un manufatto di metallo, fotografato il 28 giugno 2021 e che era già visibile nelle immagini riprese dal drone".
Poi si specifica che "durante le ricerche il manufatto è stato spostato per ispezionare la zona e riposto nel locale adiacente". Il 6-7 settembre i carabinieri hanno fatto una nuova visita e foto: "Dagli scatti si evidenzia nuovamente rigogliosa vegetazione che ha ricoperto il casolare. Nel locale di destra dell’ala sinistra c’erano un frigo a pozzetto marca Iberna e una stufa: quest’ultima appare essere lo stesso manufatto raffigurato nella foto del 28 giugno 2021 posto esattamente sopra la buca che conteneva Saman". Concludono: "Appars evidente la rispondenza della stufa col manufatto raffigurato nella foto scattata il 28 giugno 2021". L’avvocato Liborio Cataliotti ha commentato con la stampa: "Sono andato sul posto domenica, il frigo non c’è". E in aula: "Non è un particolare inedito", nel senso che poteva saperlo solo il detenuto. "Lo si trova anche con una semplice ricerca su google". L’avvocato Luigi Scarcella, che difende il cugino Nomanulhaq Nomanulhaq, ha definito il frigo come "l’apoteosi in negativo", riferendosi alle dichiarazioni dei detenuti che lui ritiene "smentite" da quanto emerso "su organizzazione, presunto movente e modalità esecutive".
al. cod.