Ha tentato di rubare dei rifiuti di valore all’isola ecologica: denunciato un cittadino straniero dai carabinieri forestali di Viano che hanno sequestrato circa cinquanta chili di rifiuti. L’uomo finito nei guai è stato sorpreso in flagranza di reato dai militari nelle immediate vicinanze della locale isola ecologica mentre era intento a stipare il cofano della propria auto di rifiuti. L’uomo era riuscito ad intrufolarsi all’interno dell’ecocentro durante l’orario di chiusura. Aveva poi preso del materiale di diversa tipologia. In particolare è emerso che l’interesse dell’indagato si era concentrato sui rifiuti con un possibile pregio economico tra cui quelli metallici e apparecchiature elettroniche ed elettriche fuori uso come componenti di frigoriferi, smerigliatrici e avvitatori, decoder, bollitori, telefoni cordless e cellulari, componenti sparsi di pc, elettrodomestici, cavi elettrici e di computer, ma anche parti meccaniche di un trattore oltre a rifiuti plastici. I materiali sono stati prelevati illegalmente dell’uomo che ha agito da solo. Probabilmente i rifiuti erano destinati ad alimentare il mercato nero della rivendita di materiali metallici presso dei centri di recupero. I furti di rifiuti presso le isole ecologiche rappresentano un problema noto e tristemente diffuso nella zona: si tratta infatti di un vero e proprio fenomeno di microcriminalità che, oltre a influenzare negativamente il buon funzionamento degli ecocentri e il corretto ciclo di smaltimento e recupero dei rifiuti conferiti dagli utenti autorizzati, è in grado di alimentare un mercato illegale. Una volta prelevati dalle isole ecologiche, i rifiuti sono spesso processati illegalmente con tecniche del tutto illecite e potenzialmente dannose per l’ambiente come, ad esempio, l’abbruciamento di cavi, l’abbandono sul suolo delle componenti di minor valore, la dispersione di liquidi o gas a seguito dello smontaggio di componenti. Attività vietate compiute per estrarre gli elementi di maggior valore come rame, piombo, argento e silicio, destinati poi al mercato nero. I carabinieri forestali, per prevenire e reprimere il fenomeno, intensificheranno i controlli nei comuni della nostra provincia per cercare dunque d’evitare in futuro altre spiacevoli situazioni simili.
Matteo Barca