Spese pazze in Regione Assolta Liana Barbati

L’ex capogruppo dell’Idv era stata condannata a 22 mesi in primo grado. Ieri in Appello sono cadute le contestazioni di due rimborsi da 10mila euro.

Spese pazze in Regione  Assolta Liana Barbati

Spese pazze in Regione Assolta Liana Barbati

È stata assolta in appello con formula piena la reggiana Liana Barbati, ex capogruppo dell’Italia dei Valori in Regione , dall’accusa di peculato nell’ambito dell’inchiesta ‘Spese Pazze’ della Procura di Bologna sui rimborsi percepiti tra giugno 2010 e dicembre 2011. Barbati – ex vicesindaca a Reggio nella prima giunta Delrio, in quota Idv, il partito di Antonio Di Pietro – era stata condannata in primo grado, in abbreviato, a un anno e dieci mesi. Le venivano contestati circa 423 mila euro, ma venne assolta per la maggior parte delle imputazioni, mentre è stata condannata per due episodi: una trasferta da 240 euro e un convegno da diecimila euro – che secondo l’accusa – sarebbero stati finanziamenti occulti al suo partito. Il sostituto procuratore Morena Plazzi aveva fatto ricorso, ma oggi la Corte d’Appello di Bologna formata dai giudici Gabriella Castore (presidente), Susanna Cividali (relatore) e Eufemia Mirelli, ha sentenziato l’assoluzione per Barbati "perché il fatto non sussiste". La Procura Generale era rappresentata dal sostituto Antonella Scandellari. Entro novanta giorni sono attese le motivazioni.

"Voglio evidenziare che già erano caduti tutti gli episodi contestati per quasi mezzo milione di euro – commenta soddisfatta l’avvocato Celestina Tinelli che ha difeso Barbati nel calvario giudiziario durato dieci anni – La professoressa è sempre venuta alle udienze e credo che la Corte abbia lavorato molto bene, cogliendo la mancanza di prove, grazie anche all’escussione di testimonianze che ribadivano la sua innocenza".

Assolto ieri anche l’ex consigliere regionale bolognese Sandro Mandini dalla contestazione di peculato per un rimborso chilometrico, unico episodio per il quale la Procura aveva impugnato l’assoluzione “per tenuità del fatto” in primo grado dove caddero tutte le imputazioni per circa seimila euro di rimborsi contestategli. Sono le ultime ‘scorie’ giudiziarie di un processo che ha visto tantissime assoluzioni nel tempo. Tra questi anche gli ex consiglieri regionali reggiani Beppe Pagani, Rita Moriconi, Marco Barbieri (tutti e tre del Pd) e Fabio Filippi dell’ex Pdl-Forza Italia (al quale la Cassazione aveva annullato la condanna). Mentre Matteo Riva, all’epoca anche lui in Idv (ora in PiùEuropa) venne condannato a due anni.

Daniele Petrone