Spumante tra le lapidi "Il cimitero non è un parco"

Italia Viva critica la gestione del ’Napoleonico’ da parte del Comitato. Nel mirino un evento culturale con tanto di banchetto e brindisi finale.

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"Rispetto per il Cimitero napoleonico di Cavriago". Lo chiede Italia Viva Val d’Enza, alias Marco Aleotti e Vania Toni, che si uniscono a Laura Spaggiari (Lega - Futuro per Cavriago) nel sollevare dubbi sulla gestione dell’area. Le critiche della minoranza, contenute in una mozione che sarà discussa nel consiglio comunale del 10 agosto, non sorprendono: sono legate soprattutto al rispetto del decoro e della spiritualità del sito. Lo fanno invece quelle dei renziani: Toni è l’ex assessore alla Cultura del Comune di Cavriago mentre dell’associazione "Carmen Zanti" che gestisce il Napoleonico per conto del Comune fanno parte molti intellettuali e appassionati di storia locale di centro-sinistra, tra cui lo stesso capogruppo in consiglio comunale Marco Fosselli (Pd). Un gioco delle parti nel centro-sinistra? Una polemica politica? Italia Viva usa argomentazioni molto concrete: "Il Cimitero non è un parco pubblico. Un’ovvia considerazione che sembra non essere stata compresa dal Comitato che lo gestisce. Abbiamo raccolto lamentele e indignazione nel vedere che nel luogo sacro si è assistito ad un vero e proprio banchetto, con tanto di brindisi con lo spumante tra le lapidi, al termine di una iniziativa culturale con mostra di quadri e musica. Trasformare un luogo unico nel suo genere (di cimiteri dell’epoca napoleonica integri in Italia ne sono rimasti tre) inserito tra i cimiteri monumentali d’Europa, in un parco come tanti dove poter fare di tutto, non è un modo per valorizzarlo".

Secondo i renziani bisognerebbe "impegnarsi per recuperare fondi per poter ricollocare le numerose lapidi e croci in ferro battuto, depositate da anni in un garage della Cremeria" per "ripristinare il più possibile il cimitero nella sua originale struttura".

Poi, come il centro-destra, si parla di "mancanza di sensibilità verso l’estrema dimora di molti cavriaghesi, lì sepolti" e si aggiunge: "Non siamo contrari ad eventi organizzati in luoghi storici o di culto ma occorre rispetto per un luogo ancora consacrato".

Infine, per un’epoca in cui si la sussidiarietà è centrale, un’affermazione molto forte sul primato del pubblico sul privato: "Il ruolo dell’Amministrazione comunale è fondamentale. Privati cittadini possono essere un supporto importante, ma è necessario che un bene della comunità sia tutelato prima di tutto da chi ha il compito di conservarlo, nel rispetto delle leggi e delle diverse sensibilità. Il pubblico deve esercitare il controllo della libertà dei privati quando questi sono operativi in contesti di proprietà dell’ente".

fran. chi.