Ss63, il progetto della Provincia: "Consegnato ad Anas già da tempo"

L’ingegnere Valerio Bussei: "Il nostro piano per il tratto . Ardaceda - Ca’ del Merlo. non ha ricevuto risposte".

Ss63, il progetto della Provincia: "Consegnato ad Anas già da tempo"

Ss63, il progetto della Provincia: "Consegnato ad Anas già da tempo"

L’ennesima richiesta dei Sindaci dell’Unione Appennino di interventi da parte di Anas per la sistemazione di alcuni tratti della statale 63, purtroppo rimasti come erano in origine, da Ca’ del Merlo alla Bettola e fino alla Pineta di Vezzano, continua a restare inascoltata. Sono lavori che Anas probabilmente non ha ancora inserito nei suoi programmi, ad oggi non esistono comunicazioni al riguardo.

L’ingegner Valerio Bussei, responsabile tecnico della Provincia, già due anni fa, d’intesa con Anas e con i sindaci del territorio, per accelerare i tempi di intervento nel tratto Ardaceda - Ca’ del Merlo, dove spesso si verificano incidenti, aveva predisposto il progetto.

"L’ho consegnato ad Anas oltre un anno e mezzo fa – afferma Bussei – non ho avuto più nessuna notizia circa l’avvio dei lavori richiesti. Molto dipende dagli impegni di Anas a livello regionale e questi lavori, prima di tutto, devono essere inseriti nel programma della Regione per poter andare avanti, però non è facile. Noi come Provincia ci siamo presi anche l’impegno fare i rilievi tecnici e progetti di massima anche per gli altri punti fragile della vecchia statale 63 quali il Bocco, la Bettola e la Pineta di Vezzano. Abbiamo già la rete stradale provinciale che ci impegna, ci siamo limitati a dare un contributo".

Gli amministratori dei comuni dell’Appennino però rivendicano le promesse di Anas di qualche anno fa e non intendono rinunciare alla sistemazione definitiva dell’intera statale 63, che presenta ancora tratti inadeguati al traffico di oggi e quindi molto pericolosi. Ci sono poi zone, come Ardaceda, che vengono sommerse dal traffico pesante "Chiediamo che siano mantenuti gli impegni annunciati sulla statale 63 con interventi di manutenzione straordinaria e miglioramento del tracciato – affermano –. Le strade della montagna sono molto importanti per chi va al lavoro e per raggiungere i servizi: ci sono pendolari che fanno decine di km al giorno mettendo a rischio la loro vita".

Settimo Baisi