"State costruendo qualcosa di grande"

Il presidente della Regione Stefano Bonaccini a Castelnovo Monti per il gemellaggio con Kahla: "Non bisogna mai cedere all’odio"

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CASTELNOVO MONTI

di Settimo Baisi

Profonda commozione ieri mattina in occasione della firma di gemellaggio dei sindaci di Castelnovo Monti e Kahla al Teatro Bismantova, luogo di dolore e di gioia della comunità locale. E’ proprio dal Bismantova che transitarono diversi cittadini della montagna ‘rastrellati’ dai tedeschi nel 1944 e trasferiti nel campo di prigionia e lavoro coatto di Kahla da dove molti non fecero più ritorno a casa. I nomi dei prigionieri castelnovesi morti durante la prigionia, sono incisi a perenne memoria in una lapide posta all’ingresso dello stesso Teatro: Inello Bezzi, Roberto Carlini, Anselmo Guidi, Renato Guidi, Pierino Ruffini, Francesco Toschi, Ermete Marzio Zuccolini. Dopo 77 anni, quella di ieri è stata una cerimonia all’insegna della riconquistata amicizia con abbracci ed applausi del pubblico, presente numeroso in teatro tra cui parenti delle vittime, emozioni forti che hanno sancito la conclusione dell’iter per il gemellaggio tra Castelnovo Monti e Kahla, cittadina della regione tedesca Turingia dove furono deportati molti montanari nel 1944. Una cerimonia molto partecipata e sentita con le delegazioni arrivate da Kahla, ma anche di altri paesi gemellati con Castelnovo, Illingen (Germania) e Voreppe (Francia). Erano presenti, oltre alle autorità, tanti cittadini, rappresentanti di scuole ed associazioni che negli anni hanno accompagnato questo percorso con reciproci scambi di collaborazione in amicizia. E’ intervenuto anche il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini che ha detto: "Non avrei mai creduto di celebrare il 25 aprile con una guerra in corso nel cuore dell’Europa. Noi ci auguriamo che le diplomazie portino il prima possibile alla pace, ma guai a mettere sullo stesso piano un Paese che viene invaso e bombardato, l’Ucraina, con chi sta invadendo e bombardando un Paese democratico e sovrano. Se non lo dicessimo verremmo meno ad onorare la memoria di chi in Italia ha lottato per liberarci da chi si era reso protagonista di crimini ed eccidi. Sono venuto perché credo sia importante testimoniare questa bella storia di amicizia, dialogo, pace e solidarietà. Questa è la dimostrazione che non si deve cedere all’odio ma è necessario provare sempre a costruire la pace. Grazie ai Comuni, alle associazioni e ai famigliari di chi non è tornato: qui avete costruito qualcosa di molto importante".

Il sindaco di Kahla Jan Schönfeld: "Sono molto grato verso tutti coloro che hanno collaborato alla costruzione di questo percorso, al sindaco Bini, il vicesindaco Emanuele Ferrari e gli assessori, don Giovanni Ruozi e i ragazzi che con lui sono venute a trovarci in ottobre. In particolare ringrazio i giovani: il futuro è nelle loro mani. Dobbiamo essere vicini ai ragazzi, in un momento in cui vivono la paura della guerra in Europa, insegnare loro l’accoglienza e l’aiuto a chi vive questa tragedia".

Il sindaco Enrico Bini: "Grazie al Sindaci di Kahla, a Jan e a chi lo ha preceduto, ai Sindaci di Illingen e Voreppe, qui con noi, e ai Sindaci di Castelnovo che mi hanno proceduto: Silvetti, Pignedoli, Marconi che hanno fatto i primi passi. Ci piace pensare che oggi i Caduti di Castelnovo a Kahla ci guardino con benevolenza e con un sorriso, nella consapevolezza che il loro sacrificio abbia portato fino a questo traguardo".