Statue e oggetti rubati dalle tombe Tanti episodi: cresce la rabbia

Gli episodi recenti fanno parte di una lunga lista: ad aggravare la situazione il fatto che spesso vengono segnalati troppo tardi

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Un agente in servizio al cimitero

I furti di oggetti in metallo, e in particolare di statue in bronzo o di altri arredi funerari dalle tombe di cimiteri, non sono affatto così rari come sembra. Nei giorni scorsi abbiamo dato notizia dei furti avvenuti al cimitero di Santa Maria di Novellara, con ignoti a trafugare anche un paio di statue in bronzo da tombe di bambine. Ma negli ultimi tempi sono stati numerosi furti di questo tipo, molto spesso segnalati e denunciati con ritardi rispetto al momento del compimento, in quanto non sempre vengono subito individuati. Furti di statue di vario tipo, così come di oggetti d’arredo funerario realizzati in metallo, sono avvenuti in cimiteri di Gualtieri, Boretto, Guastalla, Bagnolo, Correggio… E non si esclude che l’elenco possa essere ancora più lungo.

Quasi sempre i furti vengono scoperti anche con settimane o mesi di ritardo, quando qualche familiare si reca a far visita alla tomba dei cari defunti, scoprendo l’ammanco di qualche arredo o scultura lasciata tempo prima. Non è un caso che gran parte delle segnalazioni di furti avvenga a inizio novembre, in occasione delle visite alle tombe per la commemorazione dei defunti. Il ritardo nelle denunce spesso è favorevole agli autori dei furti, i quali hanno tutto il tempo di poter ricettare e far sparire il bottino.

Antonio Lecci