
"Ci risiamo". Inizia così la nota con cui Valentina Iannuccelli, presidente di Reggio Civitas, commenta la chiusura dell’ennesimo locale al numero 20 di viale Olimpia: questa volta si trattato del ‘Kappadoss’, che aveva aperto a gennaio 2022 e organizzava feste e altre attività per le quali non era autorizzato. L’esercizio, si legge nella nota, era stato "oggetto di un esposto inoltrato da Reggio Civitas nell’aprile scorso". A gestirlo un uomo straniero, "già noto alle cronache per essere stato titolare di imprese analoghe nel bolognese e modenese, poi chiuse con licenza sospesa per gravi fatti (risse violenti e uso di stupefacenti). Per capire l’opportunità di questo esposto – prosegue Iannuccelli – è bastato uno sguardo sia alla pagina Facebook del locale, con immagini di giovani donne in atteggiamenti non proprio casti, d’istigazione alla violenza e di una fumeria di narghilè in locali non idonei, sia alle visure camerali (attività d’impresa non compatibile con quella pubblicizzata)". Ad eccezione di qualche locandina, l’esterno appariva abbandonato. Da giugno poi nessuna iniziativa è più stata pubblicizzata. L’esposto ha infatti innescato una virtuosa collaborazione fra cittadini e Polizia municipale: gli uomini guidati dal Comandante Stefano Poma hanno effettuato i sopralluoghi necessari e, riscontrate irregolarità e licenze assenti, hanno disposto la chiusura dell’esercizio. Questo grande risultato non sarà però una vittoria definitiva: "I nightclub – scrive Iannuccelli – con annessa ristorazione ad attività illegali presenti al civico 20 di viale Olimpia e relativi esposti da parte di Reggio Civitas sono storici. Reati e irregolarità per tutti i gusti sono emersi a carico delle precedenti gestioni: criminalità organizzata finalizzata alla prostituzione, estorsioni, spaccio, gravi carenze igienico-sanitarie, subingressi non autorizzati, assenze di titoli per apertura, inottemperanze a ordini di chiusura e altre irregolarità amministrative. Fortunatamente evitata, grazie a un coro di proteste, l’apertura di una lap-dance nel 2015". Insomma, Reggio Civitas e Polizia municipale hanno fatto del loro meglio, ma per risolvere definitivamente il problema Iannuccelli chiede uno sforzo collettivo: "La proprietà dello stabile è sempre la stessa, l’impresa immobiliare reggiana Sangiacomo Srl. A questa Reggio Civitas si rivolge per prestare una maggiore attenzione alle prossime locazioni. Non è difficile se è stato possibile per un’associazione civica e sarà di sicuro vantaggio per la proprietà stessa, per la sicurezza dei cittadini e per l’onere in capo alle forze dell’ordine". Il problema è serio, perché l’incuria si è estesa anche al "civico adiacente, sede di un recente ristorante nigeriano la cui attività è stata oggetto di un altro esposto da parte di Reggio Civitas e di una sospensione per gravi carenze igieniche dopo un’ispezione dei Nas di Parma nel giugno scorso".