PAOLO ROSATO
PAOLO ROSATO
Cronaca

Stazione, l’ultimatum dei cittadini: "Noi, oppure gli spacciatori:. Reggio ha davanti un fallimento"

Doloroso sfogo in una lettera del Comitato ‘IV Novembre’: "Disponibili ad avere incentivi per trasferirci". Sul degrado e le presenze: "Quelle persone sono un pericolo per tutti. Aspettiamo che arrivi l’Esercito".

Doloroso sfogo in una lettera del Comitato ‘IV Novembre’: "Disponibili ad avere incentivi per trasferirci". Sul degrado e le presenze: "Quelle persone sono un pericolo per tutti. Aspettiamo che arrivi l’Esercito".

Doloroso sfogo in una lettera del Comitato ‘IV Novembre’: "Disponibili ad avere incentivi per trasferirci". Sul degrado e le presenze: "Quelle persone sono un pericolo per tutti. Aspettiamo che arrivi l’Esercito".

"O noi, o gli spacciatori". Lettera di fuoco da parte del Comitato ’Quattro Novembre’ della stazione storica. La missiva è praticamente un ‘aut-aut’ all’amministrazione. "Noi residenti siamo arrivati a questo punto: chi ci amministra deve scegliere tra noi e gli spacciatori. E’ ora di fare una scelta definitiva: o noi o loro – si legge nel lungo sfogo –. Non ci sono zone grigie in questa storia. Siamo anche disposti a ricevere degli incentivi per trasferirci da un’altra parte. Siamo sicuri che crolleranno le chiamate al 112 e al 113 od al 118, nessuno denuncerà più la violenza. Si potrà definitivamente chiudere la stazione storica di Piazzale Marconi tutto il giorno e non solo di notte, come ora, e far defluire i viaggiatori su Parma o Modena o se si preferisce Rubiera e Sant’Ilario. Cosi facendo si può definitivamente trasformare il quartiere in una grande zona libera per spaccio e consumatori di droga, come viene proposto indirettamente da alcuni. Noi residenti vediamo ogni giorno arrivare proposte senza senso dal mondo dell’associazionismo e delle cooperative, da dei soggetti che sono lontani dalla realtà. Il degrado è forse per qualcuno un’ occasione per guadagnare".

Poi le soluzioni proposte. "E’ ora di essere lucidi, non possiamo più pensare di aiutare lo psicologo amico degli amici invece che i residenti: in stazione ci vuole sicurezza e soprattutto ci vuole legalità. Non è ora dei progetti farlocchi, è ora della polizia e dell’ esercito. La stessa assessora Rabitti ha ammesso pubblicamente su Telereggio che i soggetti che girano intorno alla stazione non si riescono a recuperare – questo l’ulteriore passaggio del Comitato –. Gli spacciatori devono essere allontanati ad ogni costo. Nel mondo dei sogni dovrebbero essere anche messi in galera o, almeno, condannati a pene alternative. Gli spacciatori di crack sono una minaccia per tutti, si comportano come bestie, vanno per i marciapiedi girando in due su un monopattino. Sono spesso assuntori e hanno bisogno di soldi, sfondano vetrine dei negozi e spaccano i vetri delle auto in cerca di pochi euro. Sono i padroni della città mentre i reggiani si chiudono in casa. Aspettiamo con ansia l’arrivo dell’esercito e della zona rossa – l’ulteriore appello –. Ogni giorno che passa vediamo scivolare la città lungo un piano inclinato la cui risalita sarà molto difficile. La cronaca rappresenta il fallimento di questa città che si trincera nelle campagne senza voler saper più nulla del centro storico", la conclusione.