
L’avvocato Rossella Zagni
di Alessandra CodeluppiUn litigio per motivi banali - mai del tutto chiariti, pare per un accendino - degenerò in una grave aggressione che rischiò di costare la vita al ferito. L’episodio, datato primo luglio 2024, avvenne in via Eritrea, nel quartiere della stazione ferroviaria. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, un 21enne di origine marocchina si scagliò contro un connazionale 24enne, usando verosimilmente un cacciavite e colpendolo al volto e al torace. L’azione violenta fu interrotta solo dall’intervento di altri uomini che lo separarono dal 24enne e lo obbligarono a desistere. Il ferito fu trasportato in condizioni critiche al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Nuova a causa delle lesioni ricevute al costato e inferte con un’arma da punta, che causarono il perforamento e lo sgonfiamento del polmone. Per il 21enne, senza fissa dimora, rintracciato dalla squadra mobile il 28 agosto nell’area della stazione storica, è stata formulata l’accusa di tentato omicidio.Davanti al giudice dell’udienza preliminare Matteo Gambarati, l’imputato, assistito dall’avvocato Rossella Zagni, ha patteggiato ieri mattina con il pubblico ministero Stefano Finocchiaro una pena di 4 anni. La grave ferita avrebbe portato al decesso in pochi minuti: fondamentale per salvare il 24enne fu il drenaggio praticato in tempi rapidi al torace dai medici del pronto soccorso. La videosorveglianza aveva registrato non solo l’episodio, ma altri fatti correlati e, soprattutto, aveva permesso di documentare l’aspetto dell’aggressore. L’imputato, che si trova in carcere a Reggio, si è detto in tribunale "dispiaciuto per quanto successo". Il difensore dichiara: "Il mio assistito è molto provato per l’accaduto. Dopo un anno di detenzione - dice l’avvocato Zagni - ora potrà accedere a una misura alternativa".Il 24enne si è costituito parte civile attraverso l’avvocato Gisella Mesoraca, che preannuncia: "Promuoveremo un’azione civile per avere il risarcimento". Ieri gli sono state riconosciute le spese processuali. Nell’ottobre scorso era stato ascoltato su richiesta della Procura durante un incidente probatorio, così da cristallizzare in forma anticipata il suo racconto. Lui si trova sottoposto alla custodia in carcere a Piacenza per un altro episodio, per il quale deve a propria volta rispondere di tentato omicidio. Era stato arrestato dalla squadra mobile per l’accoltellamento avvenuto nella tarda notte del 15 gennaio in via Monsignor Tondelli, dove un altro marocchino 24enne, con precedenti, era stato ferito con diversi colpi di arma da taglio al torace e sulle braccia e poi ricoverato in Rianimazione.