CLAUDIO LAVAGGI
Cronaca

Stefano Cassani lascia il Lentigione Calcio: divergenze con la società

Stefano Cassani non è più l'allenatore del Lentigione Calcio. Divergenze con la società portano alla separazione.

Cassani lascia Lentigione non senza rammarico: «C’era un gruppo eccezionale»

Cassani lascia Lentigione non senza rammarico: «C’era un gruppo eccezionale»

Era nell’aria: Stefano Cassani da ieri non è più l’allenatore del Lentigione, con una decisione unilaterale. La cosa simpatica è che l’altro ieri il Giro d’Italia è passato da Lentigione, con il commentatore Rai che diceva di essere tifoso di due squadre, una di A e il Lentigione, doveva allenava Stefano, figlio di Davide, già tecnico azzurro e ora opinionista Rai. Hanno scherzato con Davide che ha raccontato di essere venuto più volte a Lentigione a seguire la squadra del figlio e d’aver trovato un ottimo ambiente. Ma questo, di colpo, è diventato il passato con il comunicato del Lenz: "Dopo un anno ricco di soddisfazioni calcistiche e umane, il Lentigione Calcio comunica che l’allenatore Stefano Cassani ha deciso di proseguire altrove il suo percorso professionale. Ringraziamo di cuore Stefano per il lavoro svolto. Insieme a lui ci lascia anche il preparatore atletico, il prof Samuele Tomasini al quale va un ulteriore ringraziamento: una bellissima persona e un professore dalle alte dotii".

"Beh, dispiace tanto d’andare via dopo una stagione così bella – dice Cassani – diciamo che le mie vedute e quelle della società per il prossimo anno non collimavano e quindi ho ritenuto di seguire un’altra via". Magari con richieste dalla C? "Parlarne adesso è troppo presto; non parlo di categorie, ovviamente ho avuto dei contatti, ho fatto qualche chiacchierata, ma non ho deciso niente".

A Lentigione cosa lascia? "Tanto: le amicizie costruite con giocatori e ambiente, per le tante ore passate tra campo e palestra. Lascio un gruppo eccezionale in un clima favorevole dove si può davvero lavorare bene. Lascio una società organizzata perfettamente e giocatori splendidi sotto il profilo professionale e umano". Le motivazioni non sono dichiarate, ma è chiaro che Cassani, a soli 35 anni, sia un tecnico rampante e che voglia o una squadra di D che punti diritto alla promozione o, meglio ancora, l’esordio in C.

Claudio Lavaggi