
Sarà il dottor Moreno Lusetti a dover stabilire se Orjol Lame è in grado di sostenere scientemente un procedimento giudiziario oppure no. È quanto stabilito ieri dal gip Andrea Rat, al termine dell’udienza in cui ha conferito l’incarico di consulente tecnico (che scatterà il primo febbraio; avrà 90 giorni per consegnare la relazione). Lame, 32 anni, albanese, è l’uomo che era alla guida, senza patente, di una Fiat Stilo, priva di assicurazione, nonché sotto l’effetto di alcol e droghe, con cui è volato a tutta velocità contro un muretto posto a lato della carreggiata sulla via Emilia tra Reggio e Parma, all’altezza di Villa Gaida, il 30 di ottobre scorso. Nel botto persero la vita la compagna Shane Hyseni, di 22 anni, il figlio della coppia Mattias, di un anno e mezzo, tutti residenti a Reggio, il fratello e la sorella di Shane, Resat e Rejana di 9 e 11 anni, residenti a Parma. Lame è indagato per l’ipotesi di reato di omicidio stradale plurimo aggravato. Orjol, unico sopravvissuto della strage, è stato ricoverato nel reparto di Rianimazione del Santa Maria per lungo tempo, prima di essere trasferito a Correggio, in un centro specializzato per la riabilitazione. Da quanto trapela il 32enne alterna momenti di lucidità ad altri di profonda ‘assenza’; condizioni che potrebbero pregiudicare una piena consapevolezza nel sostenere tutti i delicati passaggi di un procedimento penale, a partire dalla capacità di sostenere pienamente un interrogatorio con il pm Marco Marano, titolare del fascicolo.
Ni. Bo.