GIULIA BENEVENTI
Cronaca

Stupratore seriale. Il maniaco del parco preso dopo due anni: "Avrebbe colpito ancora"

Nel 2021 quattro donne violentate a Reggio Emilia, tra cui una minorenne. Individuato in Francia grazie al Dna. Il procuratore: predatore pericoloso.

Stupratore seriale. Il maniaco del parcopreso dopo due anni: "Avrebbe colpito ancora"
Stupratore seriale. Il maniaco del parcopreso dopo due anni: "Avrebbe colpito ancora"

"Una persona assolutamente pericolosa che, se non fosse stata fermata, avrebbe continuato a commettere reati predatori di natura sessuale". È questo l’inquietante profilo delineato dal procuratore capo di Reggio Emilia, Calogero Gaetano Paci, nel descrivere il presunto autore delle quattro violenze sessuali avvenute nel 2021 al parco del Crostolo, uno dei più frequentati della città. Per il 33enne di origini marocchine dieci giorni fa è scattata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, oltre al mandato d’arresto europeo con l’accusa di violenza sessuale aggravata e reiterata, oltre che di lesioni. L’uomo è al momento detenuto nel carcere di Villeneuve-Lès-Maguelou (Occitania, Francia).

Quattro giovani donne, una delle quali aveva al tempo solo 17 anni, furono aggredite a distanza di pochi giorni l’una dall’altra. Il primo episodio avvenne il 23 marzo, poi il 17, 21 e 27 aprile del 2021. A incastrare il 33enne sono state alcune tracce di Dna riscontrate sugli indumenti delle vittime. Le indagini sono proseguite a tappeto su tutto il tratto del parco interessato dalle aggressioni. Le forze dell’ordine hanno scandagliato ogni movimento del 33enne tramite il tracciamento telefonico, e grazie alle testimonianze e alle descrizioni delle vittime si è riusciti a creare un identikit dell’aggressore.

Le ricerche si sono estese anche all’estero, col coinvolgimento dell’Interpol, e un primo tassello del puzzle è arrivato dalla Germania. Lì, vicino a Stoccarda, un uomo dal profilo genetico corrispondente a quello dell’aggressore era stato già individuato come presunto autore di una violenza sessuale, avvenuta a ottobre 2017, ed era sospettato di un’altra aggressione ancora. Il cerchio infine si è stretto attorno a una sola persona: un detenuto del Sud della Francia, dal profilo esattamente in linea con quello del ricercato. La conferma l’ha data il test del Dna: di nuovo, piena corrispondenza con i campioni prelevati dagli indumenti delle vittime reggiane. Quello stesso detenuto era stato arrestato a luglio 2022, sempre per reati legati all’ambito sessuale.

Il 33enne "sarà estradato a breve – rassicura il Procuratore di Reggio, Calogero Gaetano Paci –. Anche perché la sua carcerazione in Francia sarebbe scaduta già questo giovedì (domani, ndr). Anzi è proprio grazie alla nostra tempestività, con la collaborazione non solo di tutte le forze dell’ordine locali ma anche di quelle tedesche e francesi, se quest’individuo non torna a piede libero".