"Sul pronto soccorso del Magati troppe domande senza risposte"

"Ora più che mai i cittadini devono firmare e chiedere a gran voce che venga riaperta la struttura scandianese"

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"Pronto soccorso di Scandiano: tante domande rimangono senza risposta". A sostenerlo è il sindaco di Casalgrande Giuseppe Daviddi intervenendo sulla mancata riapertura del pronto soccorso del Magati, tema che negli ultimi mesi ha spesso sollevato polemiche. Per il primo cittadino occorre "mantenere alta l’attenzione verso un tema così delicato per le nostre comunità: ad oggi troppe domande rimangono senza una risposta credibile che impegni gli organi preposti ad azioni concrete indirizzate al ripristino di questo servizio sospeso ormai da troppo tempo. Se persino il pronto soccorso del Santa Maria Nuova, come quello di Sassuolo, è al collasso come possono queste strutture accogliere i pazienti in arrivo dalla zona ceramiche reggiana? Con che coraggio certa politica continua a sostenere la chiusura del pronto soccorso di Scandiano?".

Daviddi ricorda anche le dichiarazioni, al nostro giornale, della direttrice del pronto soccorso di Reggio Anna Maria Ferrari che ha confermato sabato le difficoltà del Santa Maria Nuova al pronto soccorso. Il sindaco di Casalgrande lancia poi un appello ad aderire alla raccolta firme lanciata da alcuni mesi: "Un importante strumento attraverso il quale i cittadini hanno l’occasione di poter far sentire la propria voce è la raccolta firme, un modo per chiedere a gran voce la riapertura del pronto soccorso del Magati e il mantenimento dell’automedica h24".

Ringrazia poi i cittadini che hanno già sottoscritto la petizione "confermando che la raccolta continua e si può proseguire a firmare presso gli Urp dei Comuni di Casalgrande, Scandiano e Castellarano oltre ai banchetti". I prossimi due appuntamenti per sottoscrivere il documento saranno a Scandiano il 27 novembre dalle 9 alle 12 lungo via 25 aprilepiazza Prampolini lato ingresso mensa e il 28 novembre dalle 10 alle 12 in via 25 aprile lato sud piazzetta.

Daviddi ribadisce che il pronto soccorso scandianese, con l’inverno alle porte, deve essere "necessariamente riaperto in tempi brevi. La mancanza di medici sino ad oggi indicata come causa principale del problema è stata affrontata pubblicando un bando per affidare il servizio di pronto soccorso in modo temporaneo per sei mesi con una possibile proroga; bando dai costi esorbitanti che non va nella direzione di rendere la soluzione stabile attraverso l’assunzione di nuovi medici a tempo indeterminato e dignitosamente retribuiti". Il sindaco chiede quindi la riapertura "in maniera definitiva con personale inserito stabilmente in organico".

Matteo Barca