Sulla bara di Martina l’arrivederci di Davide "Sopravviverò con la scorta del tuo respiro"

Luzzara, lo straziante messaggio del fidanzato alle esequie della ragazza uccisa a soli ventuno anni dal coronavirus. I genitori, contagiati e in isolamento, riescono ad abbracciare il feretro per qualche istante prima della cerimonia pubblica

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di Antonio Lecci

E’ stato un doppio ultimo saluto, quello a Martina Bonaretti, la ragazza 21enne vinta da complicazioni cliniche provocate dal contagio da Covid-19. Alla cerimonia funebre nella chiesa parrocchiale a Luzzara si è aggiunto un addio più "intimo", nel cortile dell’abitazione della giovane, dove all’ultimo abbraccio hanno potuto partecipare anche i genitori e la sorellina, isolati in casa in quanto – come confermato anche dall’esito del tampone arrivato ieri mattina – ancora contagiati dal coronavirus.

Papà Lucio, mamma Silvia, la sorella Aurora hanno potuto abbracciare la bara e piangere la loro Martina che non c’è più.

Prima della messa un primo passaggio del carro funebre dell’agenzia Bernardelli nel cortile di casa, per un momento privato. Ma non è stato l’unico: "Vi aspetto tutti dopo la messa. Ci troviamo qui per salutare Martina tutti insieme…", l’invito di Lucio Bonaretti lanciato dalla finestra di casa agli amici che lo salutavano dalla strada. E così è stato.

Dopo la funzione religiosa il feretro è stato riportato nel cortile dell’abitazione-azienda, lungo la circonvallazione, per un saluto più partecipato, in cui i Bonaretti hanno potuto ringraziare – pur se restando dalla parte opposta dell’area – almeno una parte di quelle persone che in questi giorni hanno manifestato affetto, calore e tanta solidarietà. Infine, il trasferimento della bara al vicino cimitero del paese, in attesa della cremazione, che si svolgerà a Mantova.

Poi le ceneri saranno deposte accanto alla tomba in cui riposa il nonno Adolfo.

Sulla bara, davanti ai fiori, è stata posata una maglietta raffigurante una tenera immagine di Martina e del fidanzato Davide Ciotti, con un messaggio: "Ma se ti aspetterò sul ciglio senza far rumore puoi annullare le distanze che un po’ ci uccidono. E intanto sopravviverò. Ho messo in tasca un bel po’ del tuo respiro e qualche bacio di riserva… per quando mi mancherai".

In chiesa, accanto al feretro, hanno potuto essere presenti alcuni parenti dei Bonaretti, insieme ad amici di vecchia data della famiglia. Alcuni di loro hanno voluto salutare Martina dal microfono, a fine messa: lo ha fatto un rappresentante della famiglia, così come un dipendente dell’azienda gestita dai Bonaretti, ricordando il sorriso e l’affetto che la giovane sapeva dare alla gente che incontrava.

Solo una novantina di persone hanno avuto accesso alla chiesa. In molti – genitori e sorella compresi – hanno potuto assistere alla messa da casa, in diretta, sulla pagina Youtube dell’oratorio locale o dai canali di Teletricolore. Alla fine della funzione religiosa un messaggio di cordoglio e di ricordo è stato letto anche dal sindaco Elisabetta Sottili, rappresentante di tutta la comunità locale in questo triste momento, oltre che portavoce dei familiari di Martina, che proprio attraverso il primo cittadino quali hanno voluto ringraziare per l’enorme affetto e solidarietà ricevuta in questi giorni. Gli stessi familiari hanno manifestato gratitudine anche attraverso un intervento del parroco, don Piergiorgio Torreggiani.

Via social è giunto pure un messaggio dalla vicepresidente della Camera, la reggiana Maria Edera Spadoni, la quale ha voluto esprimere cordoglio alla famiglia Bonaretti, sottolineando inoltre come il virus possa uccidere anche persone giovani e invitando tutti a "rispettare le regole". E pure personale e studenti dell’istituto superiore Carrara di Guastalla, frequentato da Martina prima di partecipare pure ad alcuni stage della stessa scuola, si è voluto stringere alla famiglia Bonaretti con un messaggio di cordoglio.