Superbonus al 90%: "Così si mette in difficoltà chi ha già investito"

Tirelli (Anaci): "Molti condomini rinunceranno a eseguire i lavori, perdendo ciò che hanno speso per progetti e studi di fattibilità"

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di Ylenia Rocco

L’ennesimo dietrofront. Prime le continue modifiche relative alla cessione del credito, ora l’abbassamento dell’aliquota, la percentuale del rimborso che passa dal 110 al 90%, inserita nel Decreto ‘Aiuti quater’. Al centro, invece, ci sono i condomini e le imprese reggiane, sempre più disorientati.

Per Gianluca Tirelli, delegato Anaci, l’associazione degli amministratori condominiali, la modifica al Superbonus porterà non poche complicazioni, con il rischio che molti condomini saranno costretti a rinunciare ai lavori.

Tirelli, con il Decreto ‘Aiuti quater’ l’aliquota del Superbonus si abbassa, cosa cambia per i condomini?

"Dobbiamo dividere i prefabbricati tra coloro che hanno già anticipato i soldi per gli studi di fattibilità delle progettazioni, ma che non avevano ancora la possibilità di presentare la documentazione necessaria, e coloro che invece sono avanti con la progettazione e che molto probabilmente riusciranno a presentare i documenti entro il 25 novembre, data ultima per poter restare nella soglia del 110%. Per chi aveva già deliberato le progettazioni definitive il 25 è una data fattibile, ma per tutti gli altri non lo è. Questo significa che diversi condomini saranno costretti a rientrare nella soglia del 90%".

Cosa succederà a quei condomini che hanno già attivato tutte le progettazioni, hanno effettuato degli investimenti, ma devono ancora deliberare l’esecuzione dei lavori?

"Secondo me molti di questi rinunceranno all’esecuzione dei lavori, nonostante ciò dovranno comunque sostenere i costi delle progettazioni e degli studi di fattibilità che avevano già fatto eseguire, andando chiaramente a perdere. Alcuni condomini piuttosto che spendere tanti soldi, si parla di decine o centinaia di migliaia di euro, saranno costretti a fermare i lavori".

Cosa pensa di questa modifica?

"Cambiare una norma in corso d’opera non è possibile. Chiaramente è il Governo a decidere, ma in realtà è una modifica che metterà in difficoltà molte persone che hanno già effettuato degli investimenti, avendo ipotizzato di spendere una certa cifra che invece adesso non sarà più quella. Il 20% di differenza su questi valori di Superbonus è veramente tanto".

Secondo lei questa modifica scoraggerá l’accesso al Superbonus?

"Sì. I condomini saranno scoraggiati a procedere. Credo che per l’incentivazione all’efficientamento energetico degli edifici il nostro Governo debba considerare che ci sono degli investimenti da effettuare. Se non ci saranno delle politiche di incentivazione alla transizione energetica non riusciremo mai a staccarci dalle fonti fossili e di approvvigionamento".

Qual è l’umore che emerge dalle assemblee condominiali?

"Ci sono condomini interessati ad accedere al bonus, ma che preferiscono aspettare per capire quale sarà la vera evoluzione in futuro".