Taglio dei Frecciarossa: "Così tutti vanno in auto". E Corsini scrive a Trenitalia

La Regione Emilia-Romagna si oppone alla decisione unilaterale del Ministero e di Trenitalia di tagliare cinque linee della linea tradizionale, temendo un aumento dei viaggiatori sui treni regionali e un ricorso al mezzo privato.

Taglio dei Frecciarossa: "Così tutti vanno in auto". E Corsini scrive a Trenitalia

Taglio dei Frecciarossa: "Così tutti vanno in auto". E Corsini scrive a Trenitalia

Tagliare cinque linee di Fracciarossa non avrebbe altre conseguenze, se non quella di aumentare il numero di persone (pendolari, nello specifico) che inizieranno a spostarsi in macchina anziché in treno. Questo, in breve, è il discorso con la Regione si pone in "assoluta contrarietà a una decisione unilaterale, presa dal ministero e da Trenitalia", parola del sottosegretario alla presidenza Davide Baruffi, in risposta a Giulia Pigoni (Italia viva) durante il question time di ieri mattina in Assemblea legislativa. La questione è esplosa di recente, quando Trenitalia ha cancellato cinque linee dalla linea tradizionale per spostarle su quell dell’alta velocità: sono treni, di fatto, che collegano città come Modena e Parma a Bologna, Roma e Milano, senza per forza dover cambiare alla Mediopadana di Reggio. Un passaggio che invece ora diventerà, praticamente, obbligato. Il nuovo taglio da programma entrerà in vigore con l’inizio dell’orario invernale, ossia dal 10 dicembre: l’assessore regionale ai Trasporti Andrea Corsini (foto) ha scritto lo scorso 27 ottobre all’ad di Trenitalia. La conseguenza, teme la giunta regionale, sarà l’aumento dei viaggiatori sui treni regionali già affollati "e il ricorso al mezzo privato". "Un errore strategico grossolano dei ministero e Trenitalia – ha aggiunto Pigoni – scelte di questo genere non fanno che far riversare altre persone sulle strade. Il governo sta cercando di penalizzare la nostra Regione. Speriamo che dopo la lettera dell’assessore Corsini ci sia un ripensamento".