Taglio del nastro alla nuova Cra Madre Teresa

IInaugurata la struttura che ospiterà fino a 80 anziani e persone non autosufficienti. Un investimento da 7,5 milioni di euro

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Taglio del nastro per la nuova Casa Residenza Anziani ‘Madre Teresa’ di via Zacconi, a Casalgrande. Ieri, davanti alla struttura, si è riunita tutta la comunità casalgrandese assieme al sindaco Giuseppe Daviddi, affiancato dai membri di Giunta, dal direttore del programma Anziani e Fragilità del Dipartimento cure primarie e direttore del distretto di Correggio Morena Pellati e Giovanni Umberto Calabrese, presidente di Coopselios, che avrà in mano la gestione della Cra. Dopo l’inaugurazione, don Giuliano Guidetti, parroco dell’Unità parrocchiale “Regina della Pace” di Casalgrande e Salvaterra, ha impartito la benedizione alla struttura. L’investimento complessivo per la realizzazione della Cra è di circa 7,5 milioni di euro: la struttura ospita fino a 80 posti letto attrezzati per accogliere anziani e persone non autosufficienti. A loro disposizione ci sarà una équipe multidisciplinare di fisioterapisti, infermieri, animatori e terapisti occupazionali, oltre che operatori socio-sanitari, per un’assistenza h24; a pieno regime la struttura darà lavoro ad oltre 60 persone.

"Il progetto di questa struttura risale a parecchi anni fa – ha commentato il sindaco Daviddi –. Noi arriviamo nel 2019 ad amministrare il Comune e l’obiettivo principale del mandato è stato proprio quello di realizzare l’opera per concretizzare l’attenzione alle persone fragili e anziane". Per l’esattezza, si è iniziato a pensare al progetto "nel 2008 – riferisce il deputato Pd ed ex sindaco di Casalgrande, Andrea Rossi –. La cosa importante è che la nuova Cra non sarà di chi l’ha pensata, realizzata o inaugurata; ma sarà dei casalgrandesi e a disposizione delle situazioni di fragilità, di bisogno delle nostre famiglie". Secondo Calabrese (Coopselios), la Cra Madre Teresa è "l’esempio di come pubblico e privato sociale insieme siano in grado di investire nella co-progettazione e realizzazione di luoghi privilegiati in cui prendersi cura al meglio delle persone fragili". "In questa nuova struttura sono stati creati ambienti in cui possono essere ospitati differenti categorie di patologie e tipologie di anziani – ha considerato Pellati –. E’ stata pensata e progettata proprio per offrire la possibilità di potersi trasformare".