Tamponi fine quarantena, stop alla Regione Ausl e Farmacie: "Si parte tra pochi giorni"

Respinto l’invito a iniziare da lunedì scorso. Delfini (Federfarma): "Era troppo presto, serve un metodo per gestire le richieste". Capelli (Fcr): "Avremo un’agenda separata per prenotare chi ha bisogno di fare il controllo e chi deve fare l’esame di routine"

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La soluzione pare vicina, con Ausl, Federfarma e Fcr che hanno deciso di fare fronte comune. In settimana proporranno una nuova organizzazione per affrontare la crescente richiesta di tamponi di fine quarantena. Lo strumento necessario è un sistema informatico in grado di gestire le prenotazioni, distinguendo tra le diverse necessità di chi deve fare un tampone in maniera veloce ed efficace, in modo da evitare sovrapposizioni. Per Ausl e Farmacie è evidente la necessità di avere un rapporto sinergico per affrontare la gestione dell’emergenza Covid.

Di fronte alla proposta lanciata dalla Regione, che invitava tutte le farmacie sul territorio a raccogliere le prime prenotazioni di tampone di fine quarantena già da lunedì, associazioni provinciali come Federfarma e Fcr si sono rifiutate, rimandando la possibilità di prenotarsi di qualche giorno. "Stiamo cercando di temporeggiare, lunedì era sicuramente troppo presto. Noi farmacie abbiamo bisogno di rallentare e aspettare per trovare insieme all’Ausl un metodo di gestione informatica per tutte le prenotazioni dei tamponi di fine quarantena. Quindi il mio invito resta sempre quello di non affollare le farmacie per chiedere il tampone, ma di avere un po’ di pazienza" spiega Giuseppe Delfini, presidente di Federfarma Reggio.

"L’idea – aggiunge Andrea Capelli, presidente del consiglio d’amministrazione Fcr – che si ufficializzerà nei prossimi giorni è quella di creare un protocollo che possa organizzare in maniera definitiva ed efficace tutte le prenotazioni che abbiamo, basandosi sul rapporto di collaborazione tra Ausl e farmacie".

Il sistema proposto dovrà gestire tutte le prenotazioni nel minor tempo possibile, nonostante il grande numero di richieste.

Capelli sottolinea che, ormai, il lavoro delle singole farmacie "non va più inteso come un’alternativa, ma anzi come una risorsa integrata al sistema sanitario". Una situazione che è diventata evidente in questo periodo, nel quale proprio le farmacie si sono trovate a svolgere un lavoro senza sosta. Ancor più ora che i contagi sembrano non voler diminuire. "Sono uno strumento - ribadisce Capelli - indispensabile allo smaltimento della lunga coda di gente che è in attesa del tampone".

Inoltre – aggiunge il presidente di Fcr– "il sistema che ci auguriamo possa diventare operativo entro la fine di questa settimana dovrà prevedere, almeno per le farmacie Fcr, la presenza di un’agenda separata per chi ha intenzione di prenotare i tamponi di fine quarantena sovvenzionati dall’Ausl e chi, invece, ha necessità di fare un tampone di routine per controllarsi, pagando di tasca propria il servizio. I due percorsi dovrebbero essere calendarizzati in due agende diverse, visto che si tratta di cose differenti".

Se questa è l’organizzazione che dovrebbe partire tra pochi giorni, nel frattempo alcune farmacie indipendenti, ammette Delfini, "non sono riuscite a rispettare la decisione presa dalla maggioranza, ma hanno deciso ugualmente di accettare le prime prenotazioni di fine quarantena". La decisione di procedere solo dopo aver ricevuto istruzioni dall’Ausl unisce però gran parte delle farmacie presenti in provincia.

Tra queste la farmacia di Regina Pacis in via Gorizia. La titolare, la dottoressa Manuela Carozza, si esprime con fermezza sull’argomento: "Al momento non possiamo raccogliere prenotazioni di tamponi di fine quarantena. Ci è stato detto di aspettare ed è quello che faremo. L’Ausl e le farmacie stanno elaborando un sistema unico per la gestione di tutte le prenotazioni, quindi ora non ci resta che attendere. Probabilmente a partire da lunedì 17 sarà tutto pronto. Purtroppo, vista l’entità del servizio di programmazione, non si possono conoscere con certezza le tempistiche che saranno necessarie per completare questa operazione".

Rosaria Napodano