Matteo De Vita, consigliere di Fd’I
"Fa bene il sindaco Cavallaro a fare il sorpreso e l’arrabbiato per i lavori sull’autostrada che di conseguenza intaseranno la via Emilia, ma ci sembra l’ennesimo tentativo di gettare fumo negli occhi ai cittadini". A dichiararlo è Matteo De Vita, referente del circolo di Fratelli d’Italia di Rubiera e capogruppo dell’opposizione in consiglio comunale. L’esponente della minoranza, candidato sindaco del centrodestra alle elezioni amministrative, interviene dopo che Cavallaro aveva sollevato il problema del traffico deviato, per due notti, nel centro a Rubiera a causa dei lavori di Terna sull’autostrada A1. Il sindaco giovedì aveva diffuso un documento per contestare l’ordinanza di Autostrade chiedendo di valutare un percorso alternativo per evitare il passaggio dei mezzi dal centro. È prevista la chiusura di A1 e A22, in entrambi sensi di marcia, per due notti consecutive dal 13 agosto.
"Ci sono due osservazioni che vanno fatte – spiega De Vita –. I lavori sull’autostrada verranno fatti in pieno agosto con il 90% delle aziende chiuse per ferie e il paese con un numero di presenze quasi dimezzato. Ma soprattutto il sindaco farebbe meglio a preoccuparsi del traffico che tutte le mattine paralizza la via Emilia nei giorni feriali quando la gente è costretta a spostarsi per lavoro. Ricordiamo benissimo l’incontro del febbraio 2018 con l’allora ministro delle infrastrutture Graziano Delrio e tutto quel susseguirsi di ‘lucidi’ che presentavano gli imminenti lavori della tangenziale".
Cavallaro ieri, sul tema della viabilità, aveva rimarcato che "siamo abbandonati dallo Stato per la via Emilia. Non sono mancati gli annunci per l’avvio dei lavori per la costruzione della tangenziale che consentirebbe di evitare il transito dei mezzi dal centro abitato". Per De Vita della tangenziale al momento "non c’è traccia, ma il nuovo leitmotiv è quello di addossare al governo Meloni il problema del traffico. Ne prendiamo atto". Il consigliere segnala inoltre che le attività commerciale non ‘popolano’ più da tempo il centro del paese: "Ma il sindaco si è reso conto dei cartelli con scritto affittasi? Negli ultimi vent’anni è stato un decrescendo continuo: da centro pieno di attività che attiravano presenze anche da fuori paese ad oggi senza più nulla di attraente. Questo modo di fare politica non farà altro che portare Rubiera ad essere un paese fantasma. Quelle poche serate con l’aperitivo in centro sono state fatte passare come un evento epocale, mentre dovrebbero rappresentare – evidenzia De Vita – la normalità per un paese moderno e al passo con i tempi".
Matteo Barca