Tangenziale di Fogliano, si accelera Tria: "Già nel 2008 troppo traffico"

Ieri in Consiglio è stato portato il progetto già varato nel 2014 e finanziato dal Comune, ma fermo. In maggioranza ci sono perplessità. Burani: "Tutelare la zona di interesse naturalistico attraversata"

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Passaggio cruciale, ieri in Consiglio comunale, per la cosiddetta “tangenziale di Fogliano” attesa da più di 10 anni dai residenti di una delle frazioni più trafficate di Reggio. Si tratta del percorso di 3,5 chilometri alternativo alla strada provinciale 467 Reggio-Scandiano che, snodandosi in parallelo alla linea ferroviaria già esistente, sgraverà la frazione di Fogliano dal traffico di attraversamento (nel 2008 erano stimati 20.000 veicoli al giorno). Sulla base del progetto definitivo redatto insieme da Comune e Provincia, i consiglieri in sala del Tricolore dovranno in particolare deliberare le modifiche agli strumenti urbanistici vigenti necessarie a inserire l’opera nella pianificazione. L’appalto dei lavori, per non perdere un finanziamento ministeriale di cinque milioni (sui 13,1 complessivi), dovrà inoltre avvenire entro il prossimo dicembre. La nuova arteria stradale è stata alquanto attesa anche molto discussa, perché il tracciato attraversa un’area di interesse naturalistico comunitario (Sic) e alcune associazioni ambientaliste ritengono le opere di mitigazione previste non sufficienti. Come spiega in aula l’assessore ai Lavori pubblici Nicola Tria, le prime analisi trasportistiche fatte dalla Provincia, che già allora giudicavano il traffico di attraversamento a Fogliano “non più sostenibile” risalgono al 2008. Fu quindi avviato un lungo percorso partecipato anche dal Comune da cui, all’inizio del 2014, emersero 4 proposte di tracciato tra cui quella odierna ritenuta la più efficace.

Comune e Provincia firmarono a seguire un “accordo di programma” dividendosi i compiti e gli oneri finanziari, che ammontavano allora a 10 milioni. Palazzo Allende si assunse l’incarico di progettare la strada e gestirne l’iter autorizzativo. Il Comune decise di stanziare 5 milioni che si aggiungevano a quelli nel frattempo arrivati da un finanziamento del Cipe, da spendere all’inizio alla fine del 2019 e ora entro l’anno. La tangenziale sarà realizzata in due stralci, di cui il primo da 10 milioni con le risorse già previste e il resto con risorse comunali a valere sul bilancio del 2023. Presentando la delibera l’assessore Tria sottolinea che "non è sfuggita la delicatezza del fatto che il tracciato passi attraverso un sito di interesse comunitario, ma il tema si è posto". E per questo sono state acquisite molte più aree per la forestazione che dovrà compensare il nuovo consumo di suolo.

Non tutti nella maggioranza sono però soddisfatti. Il consigliere Paolo Burani (Immagina Reggio) si fa portavoce di alcune osservazioni presentate dai gruppi ambientalisti sottolineando l’importanza di tuelare la zona Sic ed evidenziando che nel Piano strutturale del Comune (Psc) sarebbe previsto un tracciato alternativo scartato dalla Provincia, benché altrettanto valido ma più economico.