Tangenziale Rubiera, il tracciato sarà a sud. Ma Reggio tenta una correzione

L’incontro col ministro De Micheli cerca di smorzare le tensioni. Al vaglio un tratto San Maurizio-bretella

Il percorso scelto per la tangenziale di Rubiera

Il percorso scelto per la tangenziale di Rubiera

Reggio Emilia, 24 ottobre 2019 - La tangenziale di Rubiera si farà a sud, come da tracciato del progetto esecutivo. Ma saranno valutate alcune modifiche affinché il percorso impatti meno possibile sull’abitato di Bagno. E soprattutto è stato chiesto di realizzare un percorso aggiuntivo – nell’ordine di qualche chilometro – che si raccordi con la tangenziale nord per sollevare l’abitato di Masone dal traffico. Pare dunque sia stata trovata la quadra sul secondo stralcio della Bretella Campogalliano-Sassuolo. È l’esito del summit a Roma dove i sindaci Luca Vecchi (Reggio), Emanuele Cavallaro (Rubiera), Giuseppe Daviddi (Casalgrande) e Gian Carlo Muzzarelli (Modena) e i presidenti delle due province, Giorgio Zanni e Gian Domenico Tomei hanno incontrato il ministro Paola De Micheli. Dopo mesi di discussioni gli attori reggiani hanno trovato una posizione comune. Arrivando a diffondere una nota congiunta che inizia con la soddisfazione che il ministro abbia parlato dell’imminente avvio del cantiere.

«L’inizio dei lavori della bretella Campogalliano-Sassuolo è una notizia importante – dicono – il completamento del quadro con un nuovo collegamento tra Reggio e Modena è semplicemente necessario e deve essere concluso con la massima tempestività, in modo da sollevare dal traffico di attraversamento della via Emilia l’abitato di Rubiera. Il territorio reggiano ha chiesto al ministro di adoperarsi per attivare il nuovo collegamento tra la sponda modenese e quella reggiana con il nuovo ponte sul Secchia già inserito nella realizzazione della Campogalliano-Sassuolo, programmandone l’immediato collegamento con la Sp51 (lato reggiano, in territorio del comune di Rubiera) e con la viabilità d’oltre Secchia garantendo la fruibilità gratuita di una nuova «rotta» verso Modena.

Infine a proseguire l’iter amministrativo della cosiddetta «Variante di Rubiera» e Bagno, attraverso un approfondimento dei percorsi che tenga presente le nuove criticità presenti sul territorio, senza alterare i tempi già previsti a cronoprogramma nella convenzione con il soggetto realizzatore, AutoCs (che ha l’appalto dei lavori, ndr)». E infine, conclude la nota, «definire e finanziare il percorso – già delineato sul piano urbanistico a fianco della ferrovia storica (dietro la Progeo, ndr) – che permetta di raccordarsi con la tangenziale di Reggio a San Maurizio, dirottando dunque il traffico di attraversamento dall’attuale percorso che attraversa i centri abitati di Bagno e Masone nel loro complesso».

Detta meno in politichese, il Comune di Reggio – che ha l’obiettivo di spostare il tracciato il più possibile dall’abitato di Bagno – avrà un mese di tempo per presentare le modifiche che saranno poi valutate dal Ministero. Le parti si dovranno riaggiornare entro fine novembre, ma intanto il progetto va avanti. Dalla posa della prima pietra, i lavori dovranno essere conclusi entro 4 anni. Ci siamo davvero, finalmente?