Tecnosuperiore: presidio degli operai

"L’azienda mantenga gli impegni su rilancio e investimenti". Lavoratori preoccupati anche dal ritardo nel pagamento degli stipendi

Tecnosuperiore: presidio degli operai

Tecnosuperiore: presidio degli operai

Un nuovo presidio dei lavoratori è stato organizzato ieri mattina sotto la pioggia all’ingresso della Tecnosuperiore, l’ex Tecnogas di Gualtieri, per un’assemblea sindacale con i dirigenti della Fiom Cgil di fronte all’ormai sempre più imminente scadenza di tutti gli ammortizzatori sociali, fissata per fine aprile. Nonostante le rassicurazioni della proprietà aziendale arrivate a inizio autunno, non sembrano aumentare le attività di produzione. E anche alcuni ritardi nei pagamenti degli stipendi non fanno dormire sonni tranquilli ai 190 dipendenti e alle loro famiglie.

Per questo, anche con il pieno appoggio della locale amministrazione comunale, si sta pensando a iniziative sindacali per chiedere all’azienda il rispetto di tutti gli impegni per salvaguardare i posti di lavoro. "L’azienda – spiega Simone Vecchi, segretario provinciale Fiom Cgil – non ha ancora presentato il piano industriale. La situazione, invece di migliorare come si sperava a inizio autunno, sta peggiorando. Quello di oggi è il primo presidio, ma pensiamo di proseguire la nostra lotta sindacale".

Intanto, emerge un progetto nuovo, di cui si è parlato nei giorni scorsi in un incontro tra i vertici dell’azienda e il sindaco Renzo Bergamini, in municipio.

Si parla di destinare parte degli ampi spazi dello stabilimento di Gualtieri, attualmente non impegnati da uffici e aree produttive, ad aziende dell’indotto, azzerando così i costi per il trasporto dei materiali alla "casa madre" e dando la possibilità a Tecnosuperiore di ottenere dei ricavi dalla locazione degli immobili. Occorre capire se questo progetto possa essere realizzabile.

Antonio Lecci