Ventasso (Reggio Emilia), 20 aprile 2019 – Da circa un mese riceveva in piena notte telefonate anonime mute: un silenzio inquietante che la disturbava più delle parole. Il fastidio iniziale, per una 48enne reggiana residente a Ramiseto, si è presto trasformato in timore e turbamento. Per scoprire il mistero da internet ha scaricato whooming, l’applicativo a pagamento che consente di individuare il numero chiamante seppur composto in modalità anonima. In questo modo la 48enne è entrata in possesso del numero telefonico dell’anonimo.
Un rapido controllo con le utenze in suo possesso e poi scoprire amaramente che dietro quelle chiamate c’era un lontano cugino che aveva da tempo dissapori con la donna e i suoi familiari per un appezzamento di terreno. Insomma, telefonate anonime per vendetta quelle effettuate dal parente cinquantenne. La donna si è quindi rivolta ai carabinieri di Ramiseto denunciando quanto le accadeva da circa un mese. Le indagini hanno confermato i sospetti della donna, con i carabinieri che hanno denunciato il cugino cinquantenne per il reato di molestie a mezzo telefono.