
Notte movimentata per i carabinieri: i fuggitivi lanciavano oggetti dalla loro auto per rallentare gli inseguitori
Scappano nella notte sull’auto rubata inseguiti dai carabinieri e si schiantano contro la recinzione di una casa. Caccia a tre malviventi in Val d’Enza. Una nottata impegnativa quella tra martedì e ieri per i militari delle caserme di Sant’Ilario e Montecchio, che alle 4 sono accorsi a Calerno per la segnalazione di un tentativo di furto ai danni del Bar Anna, situato in via 25 Luglio nella frazione di Calerno e gestito da esercenti cinesi. Un bar con un passato "movimentato" a causa di cattive frequentazioni ma poi "ripulito", che nelle scorse ore è stato messo nel mirino da una banda di ladri giunti sul posto a bordo di una Renault di colore scuro.
Il gruppo ha prima tentato di forzare la porta d’ingresso che si affaccia sulla via Emilia - e qui è scattata una prima segnalazione al 112 - poi si è spostato sul retro, dove ha tentato di scassinare l’ingresso secondario. Anche questo secondo tentativo di irruzione è stato segnalato ai carabinieri, che stavano già tempestivamente accorrendo a Calerno con due pattuglie. I ladri, capito che non sarebbero riusciti a compiere il colpo, si sono dati alla fuga dando vita ad un inseguimento. Hanno preso la strada per Montecchio, con i militari dietro, e per rallentarne la velocità hanno anche iniziato a lanciare oggetti del veicolo contro la gazzella. La fuga a folle velocità si è conclusa a poche decine di metri dal centro di Montecchio, in via Matteotti a Montecchio, dove il malvivente al volante ha perso il controllo ed è andato ad impattare contro la recinzione di un’abitazione. I tre occupanti sono riusciti a uscire dall’abitacolo e scappare a piedi nel quartiere. In seguito i carabinieri hanno appurato che la Renault era stata rubata nelle ore precedenti a Reggio, evidentemente proprio per commettere il furto a Calerno.
Il mezzo sarà importante per le indagini, se sarà possibile rilevare impronte, eventuali tracce organiche da cui ricavare i Dna ed altre tracce lasciate dai banditi. Il sopralluogo eseguito presso il bar ha inoltre confermato che i malviventi avevano effettivamente tentato di forzare sia l’ingresso principale che quello posteriore. Davanti all’esercizio, nell’ottobre 2020, era stato aggredito un maresciallo in pensione da un gruppo di clienti facinorosi ed ubriachi. Sempre nello stesso periodo Nas vi avevano sequestrano 30 chili di alimenti privi di etichette, e riscontrato irregolarità sulle norme anti-Covid. I due episodi avevano portato la gestione a dare una "sterzata" all’andazzo.