Reggio, tentato omicidio. "Birra troppo fredda", aggredisce la barista

Far west al Bar Cadè: arrestato uno straniero, che ha anche tentato di investire la donna e i clienti del locale

Reggio Emilia, i carabinieri al Bar Cadè (foto Artioli)

Reggio Emilia, i carabinieri al Bar Cadè (foto Artioli)

Reggio Emilia, 14 settembre 2019 - Un 39enne marocchino è accusato di tentato omicidio plurimo per aver cercato di uccidere una barista e i testimoni che hanno assistito all’aggressione. È accaduto nella notte di ieri al Bar “Cadè” (video), nell’omonima frazione di Reggio. L’uomo – residente in provincia di Potenza e con precedenti per reati contro il patrimonio – è entrato nel locale ordinando una birra. Così, si è lamentato del fatto che fosse troppo fredda e ha cominciato prima ad insultare la donna dietro al bancone e poi a lanciarle una bottiglia. Immediata la reazione dell’esercente cinese che l’ha rincorso con un mattarello, cacciandolo.

AGGIORNAMENTO Tentato omicidio per una birra fredda. "Ho temuto di morire"

Ma l’uomo è tornato armato di un’asta metallica e l’ha colpita violentemente per poi arrivare quasi a strangolarla (40 giorni di prognosi per lei). Diversi avventori poi hanno tentato di farlo desistere, ma lui ha cercato di aggredire pure loro.

Alla fine, messo alle strette, il magrebino è salito sulla sua Peugeot 307 e ha cercato di investire sia la barista sia i clienti. E si è dato alla fuga. Dopo aver ricevuto l’allarme, diverse pattuglie di carabinieri e volanti della polizia si sono lanciate al suo inseguimento a folle velocità sulla via Emilia verso Parma.

Il nordafricano si è trovato la strada sbarrata da un’autoradio, ma non si è fatto problemi a speronarla. Distrutta l’auto, è sceso per scappare a piedi, ma è stato fermato dagli uomini in divisa, alcuni dei quali rimasti feriti. Così sono scattate le manette ed è stato portato in carcere. Il pm di turno Iacopo Berardi ha formulato, oltre all’ipotesi reato di tentato omicidio, anche quelle di lesioni personali dolose e aggravate, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. L’uomo inoltre guidava in stato di ebbrezza, senza patente e assicurazione.