Festa d’addio per Irene Montruccoli organizzata dalla famiglia: “Sei tra noi”

Amici, parenti, colleghi dell’università e compagni del podcast si riversano nella parrocchia di Arceto per salutare la ventunenne

Le firme dell'addio a Irene

Le firme dell'addio a Irene

di Ylenia Rocco

"Irene non è andata via, continua a vivere in altre persone, avendo donato gli organi. La cosa più bella per festeggiare una persona viva è fare una festa, i funerali sono per chi non c’è più".

Con queste parole, Beniamino, dirimpettaio di Irene, ha spiegato la motivazione di una cerimonia così particolare, unica forse come lo era Irene Montruccoli. Sulle note di ‘Ovunque Sarai’ di Irama inizia la grande festa. Alle 16 in punto suonano, con rintocchi molto lenti, le campane; il salone polivalente della parrocchia di Arceto di Scandiano è popolato di persone: la famiglia, il fidanzato, gli amici più intimi, i colleghi dell’università, i compagni dei gruppi sportivi e tutta la cittadina di Arceto è qui per lei.

"In paradiso ti accompagnino gli angeli, al tuo arrivo ti accolgano i martiri e ti conducano nella santa Gerusalemme", così il parroco augura un buon viaggio alla giovane. Terminato il breve momento di preghiera è Beniamino a prendere in mano il microfono: "Bentornata a casa Irene – continua – Mio figlio oggi mi ha chiesto quando potrà rivederti, gli ho risposto che sei qui con noi, anche se non più fisicamente, vivi in ognuno di noi. Abbiamo avuto la fortuna di incontrare un angelo; ti ricorderemo così: con il sorriso, un Kinder da mangiare e la bandiera della Ferrari. Ti avremo sempre nei nostri cuori".

La sala è completamente assorta in queste parole, c’è chi piange e chi si abbraccia. E’ come se Irene Montruccoli fosse su quel palco, seduta vicino alla sua piccola bara bianca coperta di fiori bianchi e rosa. E proprio da lì, guarda e saluta per l’ultima volta tutti. Poi arriva anche il pensiero rivolto alla sorella Ilaria: "Ora dovrai stare più vicina ai tuoi genitori, dovrai fare la bimba di casa perché, adesso, Irene è lassù".

Alla fine di questo meraviglioso discorso, gli applausi riempiono il silenzio e al contempo, proiettati sul palco, dietro il feretro, le foto ed i video di Irene attraversano gli occhi lucidi di tutti i presenti. Anche la musica cambia e sulle note di ‘Watermelon Sugar’ di Harry Styles scendono le lacrime. Irene – ricorda Beniamino – era amante dei motori e proprio per questo il salone è colorato di palloncini color bianco e rosso Ferrari e gli amici le hanno voluto tributare un saluto facendo sgasare le loro moto.

Ad un tratto la musica si ferma e sul palco, vicino ad Irene, sale Samuele Gilberti, l’amico con cui gestiva il podcast Winnie the Polleg: "Devo ringraziare Irene perché mi ha fatto conoscere tantissime belle persone, prima di tutto Lorenzo (il fidanzato). Rimarremo forti per lei ma di sicuro Irene era più forte di tutti noi messi insieme".

E come ogni festa che si rispetti, arriva anche il cibo: pizze, erbazzone, dolci e bevande. Gli invitati bevono, mangiano e ricordano i momenti felici con la ragazza dagli occhi chiari.

"Sono sempre stata una persona fuori dalle righe, questa festa sarebbe piaciuta anche ad Irene" racconta la mamma, che indossa (assieme agli amici più stretti) una maglietta bianca con la fotografia della ragazza. E poi rivela che c’è il desiderio di scrivere un libro su questo breve ma intenso viaggio. Per concludere, arriva il momento della torta e sul tavolo, proprio sotto il palco, vicino ad Irene, si riuniscono i genitori e la sorella. E’ Ilaria a tagliare la torta, mentre Lorenzo Bosi stappa una bottiglia di spumante.

"Ovunque sarai, ovunque sarò in ogni gesto io ti cercherò" su queste note, si saluta così per l’ultima volta Irene Montruccoli, morta a soli 21 anni.