Lui, che ha già palesato nei mesi scorsi di volersi dissociare dalla mafia, ieri lo ha ribadito, ma a patto che gli sia tolto il carcere duro. Romolo Villirillo, 44enne condannato in via definitiva nei processi ‘Aemilia’ (11 anni e mezzo) e ‘Kyterion’ (6 anni e 4 mesi), è stato sentito come testimone della difesa nel processo di ‘ndrangheta ‘Grimilde’ con rito ordinario, in cui è stato citato dall’avvocato Antonio Piccolo, difensore di Gaetano e Domenico Oppido. I due imputati, rispettivamente padre e figlio di 73 e di 45 anni, residenti a Cadelbosco, sono stati chiamati a rispondere, in concorso con altri, di uno dei più grossi affari del clan. Si tratta della truffa ai danni del ministero delle Infrastrutture, scaturita da una sentenza apparentemente emessa nel 2007 dal tribunale di Napoli, ma in realtà falsa. Lo pseudo-documento attribuiva 2 milioni e 248mila euro come risarcimento per l’esproprio di un terreno, in realtà inesistente, di proprietà dell’azienda di Cadelbosco, sul cui conto arrivò la cifra. Videocolllegato dal carcere, Villirillo ha difeso gli imputati, sostenendo che se gli Oppido avessero saputo che dietro c’era una truffa, mai si sarebbero imbarcati nell’affare. Per la vicenda era accusato anche Villirillo, nel filone ‘Grimilde’ in abbreviato; poi la sua posizione è stata trasmessa al tribunale di Catanzaro. Ieri hanno deciso di rispondere anche Antonio Silipo (14 anni in ‘Aemilia’) e Michele Bolognino (20 anni e 10 mesi in ‘Aemilia’). Silipo ha riferito che gli Oppido erano suoi clienti in ambito edile. "Di questa vicenda non so nulla. Domenico Oppido mi ha sempre pagato, con fatture. Non so se avesse un debito con un napoletano o con Renato De Simone (altro imputato, ndr)". Bolognino ha riferito: "Non conosco Domenico Oppido. Antonio Valerio (ora collaboratore di giustizia, ndr) non mi ha mai parlato dell’affare". Altri teste citati dalla difesa ieri hanno deciso di non rispondere, come Gaetano Blasco (22 anni e 11 mesi in ‘Aemilia’) e Giovanni Abramo. Mentre Luigi Muto 1975, (12 anni in ‘Aemilia) ha dato l’ok a essere sentito in presenza del suo difensore di fiducia.
al. cod.