"Topi all’ex caseificio, intervenite"

Dopo le segnalazioni alla Coop Stradello e al sindaco alcuni vicini residenti stanno pagando di tasca propria

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Un tempo in quel fabbricato si faceva il formaggio; ma oggi è vuoto e c’è solo il raduno di fastidiosi roditori. Spettacolo poco edificante, soprattutto dal punto di vista sanitario, tanto da spingere un esasperato vicino residente a intervenire, per lo più di tasca sua.

Stiamo parlando dell’immobile un tempo sede del caseificio della famiglia Marzi, sito lungo la ferrovia per Sassuolo, all’incrocio tra le vie Venere e Contarella. Lo chiamavano il ’Casello Bianco’ perché dall’altra parte della ferrovia, a 200 metri in linea d’aria c’era il caseificio delle ’Vacche Rosse’. Altri tempi, che voleva dire che alle ’Vacche Rosse’ conferivano il latte i contadini ‘comunisti‘, mentre da Marzi arrivavano i bidoni del latte dei coltivatori ‘democristiani‘.

Con la morte avvenuta due anni fa di Gigi Marzi, grazie al suo lascito ereditario la proprietà è passata alla Cooperativa Lo Stradello, che non ha ancora messo mano al fabbricato, per ricavarne una funzionalità inerente all’ attività assistenziale svolta.

"Ora il problema che si pone è la presenza di topi e ratti, che scorrazzano in libertà uscendo dallo stabile in particolare su via Contarella", denunciano i cittadini.

Diverse sono state le segnalazioni fatte alla cooperativa Stradello, ma anche al sindaco Matteo Nasciuti (tra l’ altro un dipendente in aspettativa della cooperativa stessa, con sede a Pratissolo). Un residente che abita nelle vicinanze dello stabile stanco della situazione è intervenuto (senza entrare nella proprietà privata) spargendo zollette e pastiglie avvelenate per roditori, a ridosso delle mure esterne del fabbricato, dove cresce una folta vegetazione su via Contarella. Dalla cooperativa, nei giorni scorsi, hanno fatto sapere che il problema verrà risolto, ma nel frattempo i residenti stanno cercando di intervenire per tamponare la situazione.

gi. fi.