Tornano i Cantieri sportivi: "Contro le baby gang"

L’iniziativa del Comune all’interno del progetto. Chance si allarga al centro storico e alla Canalina

Rinunciare alle baby gang per fare sport, questa è l’idea. "Abbiamo bisogno di intervenire con queste attività per riqualificare gli spazi e creare dei percorsi virtuosi", le parole del presidente della Fondazione per lo sport, Mauro Rozzi, arrivano dritte al problema. In questi giorni è partita la seconda edizione del progetto Chance Cantieri sportivi. L’iniziativa, nata per coinvolgere i giovani dai 14 ai 20 anni di sette quartieri reggiani, li vedrà impegnati in diverse attività in parchi e piste polivalenti durante i mesi estivi. Nella nuova edizione due cantieri in più rispetto alla scorsa, tutti attivi fino al 31 luglio. Quindi, oltre al quartiere Rosta Nuova, San Prospero Strinati, al parco il Carrozzone, alla zona stazione (via Turri - via Paradisi), al Campo di Marte - quartiere Villaggio Stranieri, ci saranno anche il centro storico e il quartiere Fenulli - Compagnoni. La scelta di queste zone, mappate dall’Officina Educativa, dai servizi sociali e dal servizio di politiche di partecipazione, è legata alla mancanza di luoghi di aggregazione per i giovani che le abitano. Invece, grazie a questa iniziativa potranno finalmente impiegare il loro tempo in attività educative strutturate seguiti da allenatori ed educatori professionisti per almeno due pomeriggi a settimana, facendo sport insieme ad altri ragazzi.

"A volte si ha anche la possibilità grazie a questi incontri di scoprire nuovi talenti. I ragazzi che forse non si sarebbero mai avvicinati a discipline strutturate, scoprono invece di essere bravi e capaci e vengono spinti a proseguire anche dopo – sostiene l’assessora allo Sport e a Educazione e Conoscenza, Raffaella Curioni – Abbiamo pensato di rispondere alle esigenze del territorio dando accessibilità, opportunità gratuite, educazione e aggregazione attraverso lo sport. Si tratta di una grande occasione di crescita e di studio per tutti i ragazzi".

Per realizzare il progetto il Comune ha approvato un finanziamento di 42mila euro e ben 15 soggetti, tra mondo sportivo e terzo settore, hanno scelto di mettere a disposizione i propri progetti educativi. "Un modo per far dialogare in maniera trasversale lo sport, i quartieri, le associazioni culturali e i centri sociali" ammette Curioni.

Il secondo obiettivo in agenda è sicuramente l’estensione e la durata del progetto che, come sottolinea Rozzi, non vuole essere affatto un’iniziativa occasionale: "È importante per noi che non si tratti solo di un progetto momentaneo, volto a tamponare in extremis una situazione d’emergenza localizzata, ma intendiamo rendere questi percorsi ripetuti e continuativi".

Ad attendere tutti i ragazzi al termine delle attività una grande festa, e sebbene Curioni ammetta di non avere trovato ancora la location che ospiterà l’evento, l’assessora chiosa: "Sarà un modo per celebrare una bellissima storia di educazione e associazione".

Rosaria Napodano