Toscani, sguardo tra arte e potere

Conferenza col maestro che ha portato le campagne dei diritti civili nella pubblicità della moda

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Dissacrante e provocatore. Chissà se anche in questa occasione – dopo la partecipazione a Fotografia Europea 2019 - riuscirà di nuovo a sollevare polemiche e dividere il pubblico? Torna a Fotografia Europea, che in queste ore sta avendo grande successo con la città piena di turisti e curiosi, il grande Oliviero Toscani che dialoga con il curatore, critico e storico d’Arte Luca Beatrice, sul tema "Fotografia, arte e potere", questa mattina alle 11 ai Chiostri di San Pietro.

Ottant’anni, Oliviero Toscani si distingue da sempre per la forza comunicativa delle due immagini e nell’attingere a piene mani alle problematiche sociali del momento, inserendole nelle pagine patinate della pubblicità o della moda. Questo suo nuovo approccio segna la sua personale cifra: temi come l’uguaglianza razziale, la mafia, la lotta all’omofobia, il contrasto al diffondersi dell’Aids, la ricerca della pace, l’abolizione della pena di morte vengono per la prima volta proposti sui cartelloni stradali, sulle pagine pubblicitarie. Se una volta nella fotografia di moda tradizionale la vita di ogni giorno era un pretesto per parlare di un marchio, con Toscani il marchio di moda diventa il pretesto per promuovere campagne di sensibilizzazione sociale.

L’indifferenza è una sensazione che nè Oliviero Toscani nè le sue foto possono suscitare. Sulla provocazione l’artista milanese, figlio d’arte (il padre Fedele è stato il primo fotoreporter del Corriere della Sera), ha costruito la sua intera carriera. Nella sua conferenza a Reggio del 2019, Toscani ha provocato, infastidito, divertito per oltre un’ora le tantissime persone che avevano partecipato. Il tutto a colpi di frasi spiazzanti, tutt’altro che interlocutorie: "Non uso i social, sono una perdita di tempo", "Non potete essere più bravi di quello che siete, non c’è photoshop che tenga", "Se la foto è la memoria storica della realtà, i fotografi sono culturalmente ed eticamente all’altezza per essere i testimoni del nostro tempo?"

Della nostra città aveva poi detto: "Su Reggio Emilia ho le idee chiare: mi piace perché è laica". L’ingresso è libero, non occorre prenotare, ma i posti sono limitati alla capienza.

In caso di maltempo la conferenza si sposta al Teatro Cavallerizza. Tutte le informazioni su Fotografia Europea sono sul sito www.fotografiaeuropea.it Biglietteria del Festival ai Chiostri di San Pietro.

Stella Bonfrisco