Traffico di merce rubata, nei guai padre e figlio

La polizia sequestra prodotti di vario tipo del valore di migliaia di euro: catenine d’oro, orologi, bici elettriche e bottiglie di Champagne

Il dirigente della squadra mobile Guglielmo Battisti illustra la merce sequestrata

Il dirigente della squadra mobile Guglielmo Battisti illustra la merce sequestrata

Reggio Emilia, 21 novembre 2018 – Catenine d’oro, orologi, medagliette, occhiali da sole di marca, vestiti, ma anche bici elettriche di valore e bottiglie di champagne pregiato. Merce da migliaia di euro che la squadra mobile della polizia di Reggio diretta da Guglielmo Battisti ha sequestrato durante una perquisizione – grazie al permesso ottenuto dal sostituto procuratore Iacopo Berardi – a casa di una famiglia ucraina.

Gli agenti hanno trovato decine di prodotti di vario tipo nascosti sotto al materasso, nei comodini, dentro tubi di patatine o in garage. Così sono finiti nei guai padre e figlio, di 46 e 22 anni, incensurati, denunciati per ricettazione. I due erano attenzionati dalla questura perché abituali frequentatori di pregiudicati provenienti dall’area ex sovietica, noti per compiere furti in appartamento o nei supermercati.

Così, l’ipotesi degli investigatori, è che i due ucraini ricevessero la merce rubata, in attesa di essere poi piazzata. Il 46enne infatti gestiva anche viaggi organizzati rivolti a badanti o concittadini da Reggio all’Ucraina o in altri paesi dell’Est. Le indagini ora proseguono per cercare di intercettare tutta la filiera della ricettazione: si pensa che la merce venisse stipata nei pullman, assieme ad altri generi alimentari, per essere portata all’estero con badanti o emigrati in Italia che si trasformavano in una sorta di “corrieri” (da accertare se fossero al corrente del trasporto di questi prodotti).

Una volta arrivati a destinazione, i prodotti venivano poi consegnati a qualche complice compiacente. Inoltre, nell’abitazione sono stati rinvenuti anche una targa polacca e un libretto di circolazione risultati contraffatti. Anche su questo si stanno concentrando le attenzioni degli inquirenti.