Trasferimento dell’Avis, trattative con il municipio per trovare una nuova sede

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Si apre uno spiraglio sul trasferimento della sede dell’Avis. L’attuale collocazione, nell’ex scuola elementare di Chiozza (foto), è fatiscente e poco funzionale, con la sala prelievi al piano superiore.

"Da parte nostra - assicura il sindaco Matteo Nasciuti - c’è il massimo impegno per una soluzione. Siamo consapevoli dell’inadeguatezza dell’attuale sede e ci stiamo prodigando per fare all’Avis di Scandiano delle proposte per una collocazione più adeguata. Abbiamo preso in esame sia la disponibilità a cedere un terreno per la costruzione di una nuova sede, sia la possibilità di trasferire l’attuale sede in un altro edificio di proprietà comunale. Per il terreno abbiamo presentato all’Avis diverse aree, una a Scandiano e alcuni appezzamenti nelle frazioni. Più di una anche le proposte per locali comunali attualmente liberi o che potrebbero essere disponibili fra non molto".

La soluzione è, al momento, ancora lontan,a ma tutto sembra orientato a voler stringere i tempi per trovare un’alternativa all’attuale sede fatiscente.

"Stiamo lavorando - prosegue il sindaco Nasciuti - in un clima cordiale e costruttivo con il presidente dell’Avis, con il quale c’è sempre stato un dialogo proficuo".

L’Avis di Scandiano conta un migliaio di donatori.

Durante il mandato del sindaco Mammi era stata individuata un’area con tanto di progetto per la costruzione di una sede che avrebbe dovuto ospitare, in un’unica struttura, Avis, Aido e Admo in quella che era già stata battezzata ’la casa del donatore’.

Calato il sipario su quella soluzione, l’Avis di Scandiano, con i suoi fatiscenti uffici e sala prelievi, a distanza di anni è ancora lì, nell’ex scuola elementare di Chiozza.

Antonio Claser